La Libia ha un nuovo presidente
È Mohammed el-Megarif, ex dissidente ed economista: resterà in carica fino quando entrerà in vigore la nuova Costituzione
Il Congresso Generale Nazionale della Libia ha eletto l’ex dissidente Mohammed el-Megarif presidente ad interim del paese. Megarif ha ricevuto 113 voti su 200, battendo l’altro candidato Ali Zidan, avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani: entrambi sono ex diplomatici libici e hanno vissuto in esilio dagli anni Ottanta.
El Megarif ha 75 anni è un economista, ha ricoperto il ruolo di ambasciatore libico in India e durante l’esilio ha scritto alcuni libri sui metodi di repressione politica di Gheddafi. Nel 1981 ha fondato il più antico movimento di opposizione armata del paese, il Fronte nazionale per la salvezza della Libia. Nel corso degli anni il movimento ha tentato più volte di porre fine al governo di Gheddafi, e nel 1984 ha organizzato un attentato a Bab al-Aziziyah. El Megarif è tornato in Libia dopo la morte di Gheddafi, avvenuta l’11 ottobre 2011, e ha fondato il Fronte Nazionale: si tratta di un partito islamico moderato che considera i principi dell’Islam una guida negli affari di stato e che non ha in programma di attuare in Libia la sharia, la legge islamica. El-Megarif resterà in carica fino a quando entrerà in vigore la nuova Costituzione, il prossimo anno. La situazione in Libia però non è ancora stabile. La settimana scorsa ci sono stati due attentati: un’autobomba negli uffici della polizia militare di Tripoli e un’altra esplosione negli ex uffici dell’intelligence a Bengasi.
Nel frattempo il Consiglio nazionale di transizione libico (CNT) è stato sciolto, in seguito al passaggio di consegne avvenuto mercoledì tra Mustafa Abdul Jalil, leader del CNT, e Mohammed Ali Salim, il membro più anziano del Congresso. Il Congresso era stato eletto il 7 luglio scorso con le prime votazioni libere tenutesi in Libia dal 1969, l’anno del colpo di stato di Muammar Gheddafi. Il Congresso dovrà scegliere un primo ministro entro trenta giorni. Dovrà anche stabilire quando si terranno le elezioni per l’Assemblea costituzionale, che avrà il compito di scrivere la nuova costituzione. Inizialmente il Congresso aveva il compito di selezionare 60 persone che avrebbero scritto la Costituzione ma a fine luglio il CNT ha deciso di affidare la scelta al popolo attraverso le elezioni. Il Congresso è formato da 120 membri indipendenti e 80 membri eletti dai partiti. Le decisioni principali verranno prese con il voto favorevole dei due terzi dell’assemblea.
Foto:Mahmud Turkia/GettyImages