Londra 2012, canoa slalom
Il giochino di Google di oggi è l'occasione per imparare le differenze tra canoa e kayak, e tra slalom e velocità
La canoa slalom – oggetto del giochino nel doodle di Google di oggi – è una disciplina olimpica dal 1972, e la distinguete dalla canoa di velocità perché il percorso dello slalom è ripido e pieno di curve e di porte, mentre quello della velocità è calmo e pianeggiante.
Il percorso delle Olimpiadi di Londra nella canoa slalom ha un dislivello di 5,5 metri su 300 metri di lunghezza, uguali sia per le canoe che per i kayak, sia per gli uomini che per le donne. È una gara a tempo: ogni volta che il canoista non passa le porte nel giusto ordine o tocca i pali con una parte del corpo o della barca, riceve una penalità di tempo. Se una porta viene saltata del tutto o se la testa dell’atleta è sott’acqua al momento di superare la porta, la penalità è di 50 secondi. La canoa di velocità, invece, è uno sport olimpico dal 1936. Alle gare partecipano otto imbarcazioni, ciascuna posizionata in una corsia larga nove metri e il meccanismo è molto semplice: chi arriva per primo al termine del percorso vince.
Fin qui parliamo di canoa e non di kayak, e occhio a non fare confusione. Se la pagaia ha una sola pala, allora state guardando una canoa (spesso l’atleta è anche chinato su un ginocchio). I kayak invece sono spinti da una pagaia con doppia pala e sono facilmente riconoscibili perché sono imbarcazioni completamente chiuse. La differenza è importante perché mentre le gare maschili di velocità si disputano su canoa e kayak (c’è una letterina prima di ogni gara che lo indica, K o C, mentre il numero indica il numero di atleti sulla barca) quelle femminili sono solo su kayak.
Se proprio non riuscite a ricordavi la differenza, provate a pensare che i kayak se li sono inventati gli eschimesi circa 4mila anni fa ed erano costruiti sulle misure esatte del loro proprietario e coperte dalle pelli di foca, proprio per essere protetti dagli schizzi di acqua gelata.
La nazione storicamente più forte in questa disciplina è la Germania. L’Italia ha un’atleta notevole, Josefa Idem, 48 anni, arrivata alla sua ottava Olimpiade. Nelle sue prime due Olimpiadi Idem ha gareggiato con la Germania, poi ha sposato il suo allenatore Guglielmo Guerrini, ha preso la cittadinanza italiana e con l’Italia ha vinto un oro a Sydney nel 2000, due argenti, uno ad Atene nel 2004 e un altro Pechino nel 2008, e un bronzo nel 1996 ad Atlanta. Oggi Josefa Idem parteciperà alla finale nei 500 metri in kayak. Uno dei movimenti più spettacolari di questo sport è l’eskimo roll, una tecnica per riemergere in caso di ribaltamento della barca, cioè dopo che il canoista è finito a testa in giù.
Foto:Mladen Antonov/Getty Images