Gli sgomberi dei rom in Francia
Centinaia di persone sono state evacuate, risarcite e imbarcate su voli per Bucarest, su richiesta delle autorità locali e col consenso del governo Hollande
La polizia francese ha sgomberato questa mattina due campi occupati da rom nei paesi di Hellemmes e di Villeneuve d’Ascq, nella provincia di Lille. I terreni dove si erano stabiliti i rom sono di proprietà dello Stato e del comune di Lille. Centocinquanta poliziotti in tenuta antisommossa hanno evacuato in tutto circa 200 persone su ordine del giudice ordinario del TGI (Tribunal de Grande Instance).
Le persone sgomberate sono stati imbarcate su un aereo diretto a Bucarest, dopo aver accettato di tornare in Romania volontariamente e con un risarcimento in denaro: 300 euro per ogni adulto e 150 per ogni bambino. Questa decisione, scrive la BBC, fa parte del programma del Partito Socialista del presidente François Hollande e di maggioranza in Parlamento. Manuel Valls, il ministro dell’Interno, ha detto che la decisione del tribunale sarà eseguita «con fermezza» anche in futuro e che i campi occupati dai rom avrebbero potuto creare problemi per la loro vicinanza ai quartieri popolari delle due città. L’operazione, ha detto Valls, è stata condotta comunque con un’attenzione particolare verso bambini e donne incinte.
È stata la comunità urbana di Lille (LMCU) a denunciare alle autorità i problemi di sicurezza creati dalla comunità rom e ad aver avviato il procedimento in tribunale per sgomberare i campi illegali. Si tratta però di una politica generale. Ieri è stato sgomberato un campo rom a Parigi, in cui abitavano 160 persone e altri tre, domenica scorsa, sono stati evacuati nella città di Lione. La legge francese richiede ai rom, per vivere in Francia, di avere un permesso di lavoro e di dimostrare di avere i mezzi per sostenersi, se vogliono soggiornare per più di tre mesi.
Foto: Lione, Francia (PHILIPPE DESMAZES/AFP/GettyImages)