Come sarà la nuova Yahoo
Un po' più come Google: stipendi migliori, attenzione alla qualità e agli utenti
Marissa Mayer è da tre settimane il nuovo amministratore delegato (CEO) di Yahoo e le sue prime decisioni all’interno della società, che cerca da anni di riscattare sé stessa e di tornare a crescere, sono osservate con molta attenzione da analisti e investitori. Il nuovo CEO ha spiegato che non comunicherà nulla di ufficiale sul nuovo progetto industriale fino a quando non avrà raccolto informazioni sufficienti su Yahoo, sui servizi che funzionano, sulle cose che non vanno e sulle potenzialità ancora da sviluppare. Sarà un lavoro lungo, che richiederà diverse settimane e che sembra comunque tranquillizzare gli investitori, in attesa di decisioni chiare e di piani sul medio-lungo periodo che sono mancati per troppo tempo.
Come spiega Amir Efrati sul Wall Street Journal, basandosi sul racconto di alcune fonti interne a Yahoo, in queste prime settimane Mayer ha dimostrato di avere le idee chiare sul futuro della società. Ispirandosi chiaramente a come vengono di solito gestite le cose a Google, azienda in cui Mayer ha lavorato per anni (fu la 20esima impiegata a essere assunta), il nuovo CEO vuole rilanciare Yahoo puntando principalmente sulla qualità dei prodotti e l’efficacia dei servizi forniti agli utenti. L’obiettivo è rendere gli utenti nuovamente affezionati al marchio, come era nei primi tempi del Web, offrendo loro soluzioni di qualità e convenienti per gestire la posta elettronica, i contatti con gli amici e per rendere più pratiche le ricerche online.
In questi giorni, Mayer ha incontrato diversi dirigenti di Yahoo, chiedendo resoconti sull’andamento delle loro divisioni, valutazioni sulle cose che non funzionano e chiedendo proposte e soluzioni per rilanciare i prodotti. Il nuovo CEO si sta dedicando soprattutto a due servizi principali offerti da Yahoo, la posta elettronica e le ricerche online, per capire come attirare nuovi utenti e recuperare il declino degli ultimi anni. Yahoo un tempo era tra i principali gestori di indirizzi email, ma a causa della sua recente storia travagliata con continui cambiamenti ai vertici aziendali ha perso terreno, soprattutto nei confronti di Google e della sua Gmail.
Il compito di Mayer non è semplice: Yahoo ha perso circa un terzo del proprio valore in borsa negli ultimi cinque anni e i ricavi per la società sono stati molto bassi, soprattutto a causa degli scarsi introiti realizzati con gli annunci pubblicitari. Grazie alla nomina del nuovo CEO, il titolo in borsa si è stabilizzato con un guadagno intorno al 2,7 per cento, ma è ancora presto per determinare se la società abbia smesso di registrare perdite significative nelle contrattazioni.
«Voglio che pensiate prima di tutto agli utenti», ha spiegato Mayer ai propri nuovi dipendenti. La società si deve concentrare su questo aspetto, senza essere costantemente in ansia per l’andamento del proprio titolo in Borsa come è accaduto negli ultimi tempi. Per mettere in chiaro questo aspetto, il nuovo CEO ha fatto rimuovere dalla homepage del sito istituzionale di Yahoo l’aggiornamento in tempo reale del valore delle azioni della società.
Mayer ha anche spiegato ad alcuni manager di voler procedere presto a una nuova serie di acquisizioni, con l’obiettivo di portare nuove risorse all’interno di Yahoo per sviluppare nuovi prodotti e migliorare quelli già disponibili. La società ha però il problema di non avere molte risorse rispetto alla concorrenza per acquisire altre aziende. Secondo gli analisti ha una disponibilità complessiva che non supera i 2 miliardi di dollari, mentre Google può contare su 20 volte una cifra simile.
A causa degli stipendi più bassi rispetto a quelli della concorrenza e alla mancanza di piani chiari per il futuro, negli ultimi mesi Yahoo ha anche perso molti programmatori e manager, che hanno trovato nuovi impieghi in società che pagano meglio e offrono maggiori bonus. Per invertire la tendenza Mayer dovrà dimostrare prima di tutto di avere un piano preciso per Yahoo e di avere, entro certo limiti, la possibilità di alzare gli stipendi. Anche su questo punto gli investitori sembrano essere fiduciosi: il nuovo CEO avrebbe ricevuto garanzie dal Consiglio di amministrazione della società sulla lunga durata del proprio incarico, condizione fondamentale per costruire nuove basi più solide per l’azienda e per ristrutturarla.
Abituata a come funzionano le cose a Google, Marissa Mayer sta anche organizzando nuovi sistemi per comunicare direttamente con i programmatori e con chi materialmente realizza i prodotti e i servizi online di Yahoo, cosa che i suoi recenti predecessori fecero raramente. Il nuovo CEO avrà anche l’ultima parola su tutte le nuove assunzioni, un’altra pratica seguita per molti anni dai cofondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page. E sempre da Google Mayer starebbe cercando di far arrivare alcuni dipendenti o ex impiegati per rinnovare parte della dirigenza di Yahoo.