Malinconico e la debolezza delle dimissioni
Carlo Malinconico, 62 anni, è stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria nelle prime settimane del governo Monti: si è dimesso infatti il 10 gennaio 2012 al termine del primo “incidente etico” dell’attuale governo. Il motivo delle sue dimissioni sono state le accuse nei suoi confronti e le richieste di spiegazioni, da parte di diversi giornali, per il fatto che nel 2007 e nel 2008 alcuni imprenditori – anni dopo coinvolti nell’inchiesta sulle grandi opere, quelli della cosiddetta “cricca” – avevano pagato le vacanze in un albergo di lusso di Carlo Malinconico e di sua moglie, mentre questo era segretario generale della presidenza del Consiglio.
Oggi, intervistato dal Fatto quotidiano, ha parlato della sua vicenda e ha detto, a proposito delle dimissioni di chi ha incarichi di governo:
«Io non mi pento di essermi dimesso, però se qualcuno dovesse chiedermi un consiglio ora direi di no, di non farlo. Perché in questo paese le dimissioni sono una forma di debolezza, di non convinzione delle proprie idee»
– Preallarme, l’ultima vignetta di Makkox a tema “dimissioni”, dopo quelle recenti di Raffaele Lombardo