I 10 film migliori di sempre (per i prossimi 10 anni)
Non una classifica qualsiasi: quella del British Film Institute, che si fa ogni dieci anni e che per la prima volta in mezzo secolo non è più guidata da "Quarto potere"
Sight & Sound è la rivista cinematografica britannica pubblicata dal British Film Institute – illustre istituzione dedicata allo studio e alla promozione del cinema – che dal 1952 ogni dieci anni pubblica un sondaggio fatto tra critici cinematografici di tutto il mondo per stabilire la lista dei migliori film di tutti i tempi e valutare quali, nonostante l’evoluzione del pensiero critico, riescano a resistere nel tempo. Tra le numerose classifiche cinematografiche, è una delle più qualificate e autorevoli. Dal 1992 alla prima lista ne è stata affiancata una seconda con le preferenze espresse da importanti registi.
Nella prima classifica del 1952 il vincitore fu Ladri di biciclette, film di Vittorio De Sica del 1948. Da lì in poi Quarto Potere (Citizen Kane) è sempre stato al primo posto. Fino a ieri: nell’edizione appena pubblicata del 2012, infatti, e dopo cinquant’anni, 846 critici hanno votato a maggioranza La donna che visse due volte (Vertigo) di Alfred Hitchcock, film del 1958 interpretato da James Stewart e Kim Novak.
Il direttore di Sight & Sound Nick James ha spiegato che la vittoria di La donna che visse due volte riflette lo spostamento della critica cinematografica verso film più “intimi” «che il pubblico può riconoscere maggiormente nella vita personale e La donna che visse due volte è quel tipo di film, soprattutto se lo si guarda più di una volta: è un film che cresce e si sviluppa dentro di voi». La donna che visse due volte racconta la storia di un poliziotto che soffre di vertigini e che viene incaricato da un ex compagno di scuola di sorvegliare la moglie Madeleine per le sue tendenze suicide. Lui se ne innamora, ma non riesce a evitare che lei si butti da un campanile: entra in depressione ma verrà “salvato” da una donna molto simile a quella scomparsa, in mezzo a molti misteri. Secondo James, rispetto a Quarto potere – film con «molta retorica, teatrale, carico» – La donna che visse due volte è «più contemporaneo», per gli standard di recitazione odierni e anche nella tecnica. È famosa la scena in cui il poliziotto interpretato da James Stewart guarda dall’alto le scale del campanile: l’effetto delle vertigini fu realizzato con una combinazione di zoom in avanti e carrellate all’indietro.
Il resto della classifica di Sight & Sound:
11. La corazzata Potëmkin, Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, 1925 (63 voti)
12. L’Atalante, Jean Vigo, 1934 (58 voti)
13. À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro), Jean-Luc Godard, 1960 (57 voti)
14. Apocalypse now, Francis Ford Coppola, 1979 (53 voti)
15. Tarda primavera, Ozu Yasujiro, 1949 (50 voti)
16. Au hasard Balthazar, Robert Bresson, 1966 (49 voti)
17. I sette samurai, Kurosawa Akira, 1954 (48 voti)
17. Persona, Ingmar Bergman, 1966 (48 voti)
19. Lo specchio, Andrei Tarkovsky, 1974 (47 voti)
20. Singin’ in the rain (Cantando sotto la pioggia), Stanley Donen & Gene Kelly, 1951 (46 voti)
21. L’avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 (43 voti)
21. Le Mépris (Il disprezzo), Jean-Luc Godard, 1963 (43 voti)
21. The Godfather (Il Padrino), Francis Ford Coppola, 1972 (43 voti)
24. Ordet, Carl Dreyer, 1955 (42 voti)
24. In the Mood for Love, Wong Kar-Wai, 2000 (42 voti)
26. Rashomon, Kurosawa Akira, 1950 (41 voti)
26. Andrei Rublev, Andrei Tarkovsky, 1966 (41 voti)
28. Mulholland Drive, David Lynch, 2001 (40 voti)
29. Stalker, Andrei Tarkovsky, 1979 (39 votes)
29. Shoah, Claude Lanzmann, 1985 (39 votes)
31. The Godfather Part II (Il padrino parte II), Francis Ford Coppola, 1974 (38 voti)
31. Taxi Driver, Martin Scorsese, 1976 (38 voti)
33. Ladri di biciclette, Vittorio De Sica, 1948 (37 voti)
34. The General (Come vinsi la guerra), Buster Keaton & Clyde Bruckman, 1926 (35 voti)
35. Metropolis, Fritz Lang, 1927 (34 voti)
35. Psycho, Alfred Hitchcock, 1960 (34 voti)
35. Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce 1080 Bruxelles, Chantal Akerman, 1975 (34 voti)
35. Sátántangó, Béla Tarr, 1994 (34 votes)
39. Les Quatre Cents Coups (I quattrocento colpi), François Truffaut, 1959 (33 voti)
39. La dolce vita, Federico Fellini, 1960 (33 voti)
41. Viaggio in Italia, Roberto Rossellini, 1954 (32 voti)
42. Pather Panchali (Il lamento sul sentiero), Satyajit Ray, 1955 (31 voti)
42. Some Like It Hot (A qualcuno piace caldo), Billy Wilder, 1959 (31 voti)
42. Gertrud, Carl Dreyer, 1964 (31 voti)
42. Pierrot le fou (Il bandito delle undici), Jean-Luc Godard, 1965 (31 voti)
42. Play Time (Tempo di divertimento), Jacques Tati, 1967 (31 voti)
42. Close-Up, Abbas Kiarostami, 1990 (31 voti)
48. La battaglia di Algeri, Gillo Pontecorvo, 1966 (30 voti)
48. Histoire(s) du cinéma, Jean-Luc Godard, 1998 (30 voti)
50. City Lights (Luci della città), Charlie Chaplin, 1931 (29 voti)
50. Ugetsu monogatari (I racconti della luna pallida d’agosto), Mizoguchi Kenji, 1953 (29 voti)
50. La jetée, Chris Marker, 1962 (29 voti)
Nella classifica compilata invece da 358 registi (tra loro ci sono anche Woody Allen, Martin Scorsese, Quentin Tarantino, Francis Ford Coppola e Mike Leigh) il primo posto è di Tokyo Story di Yasujiro Ozu (1953) che è terzo, invece, nella lista dei critici. Vertigo, anche per loro, ha superato Citizen Kane. Il film più recente tra i primi 50 è Mulholland Drive di David Lynch al 28esimo posto, che è stato girato più di dieci anni fa, nel 2001.
La classifica del 1952
La classifica del 1962
La classifica del 1972
La classifica del 1982
La classifica del 1992
La classifica del 2002