I profitti di Ryanair scendono di un terzo
Ma è colpa dei costi: ricavi e passeggeri sono in aumento
La compagnia aerea irlandese Ryanair ha riportato nel secondo trimestre un calo del 29 per cento dei profitti. L’utile netto è stato di 99 milioni di euro, a differenza dei 139 milioni di euro realizzati l’anno scorso. Le entrate totali del bilancio presentato a giugno sono state di 1,28 miliardi di euro, grazie alla crescita del traffico aereo pari all’11 per cento rispetto all’anno scorso e un aumento medio delle tariffe del 4 per cento. Nonostante questo Ryanair ha diminuito i propri utili a causa dell’aumento significativo dei costi del carburante.
Secondo l’agenzia di stampa Reuters, l’utile per azione nel secondo trimestre è stato di 6,9 centesimo di euro, rispetto a una previsione degli analisti di 9 centesimi. I costi del carburante sono aumentati nell’ultimo anno del 27 per cento, per una spesa totale da parte di Ryanair di 554 milioni di euro, il 10 per cento in più rispetto al secondo trimestre del 2011. Howard Millar, il capo del settore finanziario, ha detto che «l’austerità è pungente» e che «ci sono in giro meno soldi». Millar ha confermato la decisione dell’azienda di eliminare per il prossimo inverno i voli di 80 aerei sui 270 della flotta attuale, perché con «con il costo attuale di carburante a 100 dollari al barile non ha senso farli volare, più si vola e più si spende».
Ryanair ha fatto sapere inoltre che il calo dei ricavi è stato determinato anche dalle difficili condizioni economiche dell’Europa e dalle misure di austerità decise dai governi. La compagnia ha comunicato che il proprio “outlook”, cioè le previsioni sull’esercizio finanziario complessivo, rimane “prudente”, ma positivo: gli utili dovrebbero essere compresi tra i 400 e i 440 milioni di euro.