Napolitano e la morte di D’Ambrosio
Giorgio Napolitano ha annunciato oggi la morte di Loris D’Ambrosio con un comunicato del Quirinale, facendo riferimento anche alla “campagna violenta e irresponsabile” nei suoi confronti delle ultime settimane, legata alla presunta trattativa tra Stato e mafia e alle intercettazioni indirette, che avevano coinvolto il presidente della Repubblica e l’ex senatore Nicola Mancino.
Annuncio con animo sconvolto e con profondo dolore la repentina scomparsa del dott. Loris D’Ambrosio, prezioso collaboratore mio come già del mio predecessore, che ha per lunghi anni prestato alla Presidenza della Repubblica l’apporto impareggiabile della sua alta cultura giuridica, delle sue molteplici esperienze e competenze di magistrato giunto ai livelli più alti della carriera. […] Insieme con l’angoscia per la perdita gravissima che la Presidenza della Repubblica e la magistratura italiana subiscono, atroce è il mio rammarico per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto, senza alcun rispetto per la sua storia e la sua sensibilità di magistrato intemerato, che ha fatto onore all’amministrazione della giustizia del nostro Paese.