La legge elettorale tedesca è incostituzionale
La Corte di Karlsruhe ha bocciato il sistema che aggiunge seggi premiando di fatto i partiti maggiori, voluto da Angela Merkel
La Corte costituzionale tedesca ha bocciato la legge elettorale federale della Germania, determinando un nuovo motivo di imbarazzo per la coalizione di centrodestra di Angela Merkel, che aveva fatto approvare alcune modifiche alla legge in seguito a un precedente pronunciamento della Corte. La decisione di oggi comporta che in Germania non potranno esserci nuove elezioni politiche fino a quando non sarà stata approvata una nuova legge elettorale, che il cancelliere dovrà negoziare con i partiti dell’opposizione. C’è tempo fino a settembre del prossimo anno, quando scadrà l’attuale legislatura.
Il sistema elettorale in vigore in Germania per eleggere il Bundestag, il parlamento federale, è basato su due voti distinti. Il primo serve per indicare un singolo candidato, mentre il secondo una lista di partito. Quando un partito ottiene più voti per i singoli candidati, rispetto al numero di seggi che avrebbe dovuto ottenere sulla base della percentuale dei voti di lista, ha diritto a un numero in più di seggi per colmare la differenza, che vengono aggiunti al totale.
Queste regole furono elaborate dopo un altro pronunciamento della Corte costituzionale nel 2008. La Corte aveva stabilito che il meccanismo poteva dare un vantaggio ai partiti più grandi. Per esempio: la CDU (Unione Cristiano Democratica), il partito di Angela Merkel, ottiene di solito più voti per i singoli candidati e beneficia quindi più di altri partiti del sistema dei seggi extra.
Dopo il pronunciamento della Corte, che diede tre anni di tempo ai partiti per concordare una soluzione, governo e opposizione fallirono nel trovare un accordo e a novembre del 2011 la maggioranza che sostiene Merkel decise di fare per conto proprio, facendo approvare una riforma della legge elettorale. Il Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), i Verdi e altre associazioni di cittadini portarono il caso davanti alla Corte costituzionale, sostenendo che il nuovo sistema di attribuzione dei seggi extra implicava comunque il maggior peso di alcuni voti rispetto ad altri.
La Corte costituzionale ha dato sostanzialmente ragione all’opposizione. Secondo i giudici l’attuale sistema è contrario ai principi di uguaglianza e a quelli del suffragio diretto e, di fatto, non dà a tutti i partiti la possibilità di competere sullo stesso piano. I partiti dovranno quindi trovare un nuovo accordo e in fretta, considerato che le prossime elezioni politiche sono tra poco più di un anno.
Il governo di Angela Merkel si era già dovuto confrontare nelle settimane scorse con la Corte costituzionale in seguito all’approvazione delle nuove regole per l’ESM, il fondo di salvataggio europeo che potrà essere utilizzato anche per dare denaro alle banche in difficoltà e tenere sotto controllo gli spread, attraverso l’acquisto di titoli di stato. In seguito a una serie di ricorsi presentati da cittadini ed alcuni esponenti politici, che ritengono incostituzionale il nuovo assetto dell’ESM perché toglierebbe parte della sovranità ai tedeschi in materia economica, la Corte costituzionale si è presa due mesi di tempo per decidere se accettare o meno i ricorsi. La decisione ritarderà l’entrata in vigore dell’ESM, sostenuto dal governo Merkel.