Moody’s avverte la Germania
L'agenzia di rating ha rivisto le sue previsioni future sul paese e ha detto alla Germania che presto sarà nei guai anche lei, se le cose continuano così
L’agenzia di rating Moody’s ieri ha annunciato di aver rivisto al ribasso le prospettive economiche di Germania, Olanda e Lussemburgo, modificando il loro cosiddetto “outlook” da stabile a negativo: non è un declassamento, ma lascia intendere che – secondo le sue valutazioni – le prospettive economiche dei paesi in oggetto sono in via deterioramento. Un declassamento è spesso preceduto da un cambio di outlook da stabile a negativo, ma non è una mossa automatica. L’agenzia di rating ha anche confermato il rating AAA della Finlandia, mantenendo stabile il suo outlook.
Le motivazioni di questa decisione si possono leggere direttamente sul sito di Moody’s. Secondo l’agenzia di rating la “crescente incertezza sull’esito della crisi europea” e la “crescente suscettibilità dei mercati agli eventi in corso” mette in pericolo alcune economie dell’eurozona, “particolarmente Spagna e Italia”, e c’è una “crescente probabilità” che per salvare questi paesi serva “un grande sostegno collettivo” che inevitabilmente “sarebbe sorretto per la maggior parte dai paesi con rating più alto”. Cioè Germania, Olanda, Lussemburgo e Finlandia. La Finlandia però ha una situazione economica “unica” – il paese non ha debito, ha un sistema bancario relativamente piccolo e soprattutto interno – e per questo il suo outlook è rimasto invariato.
(Che cosa sono le agenzie di rating)
Moody’s scrive che un’eventuale uscita della Grecia dall’euro porrebbe una minaccia concreta all’esistenza dell’intera moneta, innescando una serie di “shock e pressioni” le cui conseguenze negative potrebbero essere contenute solo “a costi altissimi”. Sia l’eventuale espansione del Meccanismo di Stabilità Europeo (ESM), il cosiddetto “fondo salva Stati”, che altre forme ad hoc per garantire liquidità agli Stati in difficoltà sarebbero sostenute dai paesi più solidi. Altri due paesi con rating AAA secondo Moody’s, Francia e Austria, avevano subito una revisione al ribasso dell’outlook lo scorso febbraio.
Riguardo il caso specifico della Germania, Moody’s specifica che il sistema bancario tedesco è sempre più vulnerabile ed esposto ai peggioramenti della crisi dell’euro, vista la quantità di titoli italiani e spagnoli in suo possesso. Il rating rimane AAA perché la Germania, dice Moody’s, continua ad avere un’economia avanzata, produttiva e diversificata, e una tradizione di politiche macroeconomiche votate alla stabilità. Il rating “potrebbe potenzialmente essere declassato” a fronte di un prolungato deterioramento delle finanze o di un improvviso aumento del debito: cosa che potrebbe accadere se il governo tedesco si ritrovasse costretto a sostenere direttamente il proprio sistema bancario o se uno o più paesi dovessero uscire dall’euro, innescando una reazione a catena di disastri il cui costo sarebbe sopportato soprattutto dalla Germania.
foto: JOHANNES EISELE/AFP/GettyImages