Le foto degli incendi in Grecia
Dichiarato lo stato di emergenza con ordini di evacuazione nel sud-ovest del Paese: le fiamme sono arrivate a dieci chilometri da Patrasso
Mercoledì pomeriggio le autorità greche hanno dichiarato lo stato di emergenza nel sud-ovest del Paese a causa degli incendi che hanno già distrutto grandi zone di boschi nella regione dell’Acaia e che si stanno propagando su tre diversi fronti a causa del forte vento e dell’aridità dal terreno: sono infatti molti giorni che in Grecia non piove e che le temperature sono elevate.
Le fiamme sono arrivate a dieci chilometri dalla città portuale di Patrasso (la terza, per grandezza, della Grecia con 220 mila abitanti) e vicino ai villaggi di Kato Kastritsi, Sella, Argyra, Ano, Magala per i quali sono stati emessi degli ordini di evacuazione: centinaia di persone hanno quindi, per precauzione, abbandonato le loro case.
Le autorità hanno anche fatto sapere che non ci sono state vittime e sembra che, per ora, non ci siano zone abitate minacciate gravemente dalle fiamme: lo stato di emergenza permette però di usare risorse non ordinarie, come ad esempio l’esercito. Circa 170 vigili del fuoco sono al lavoro per contenere gli incendi, con l’aiuto di molti volontari, 60 autopompe, otto aerei antincendio e due elicotteri. «Le condizioni sono molto difficili. Stiamo usando tutti i mezzi a disposizione contro il fuoco», ha dichiarato Apostolos Katsifaras, governatore regionale della Grecia occidentale.
L’ultimo grande incendio in Grecia (con circa 170 roghi) è scoppiato nel 2007 nella regione della penisola del Peloponneso: 67 persone erano morte, migliaia di ettari di boschi e decine di edifici erano stati distrutti e il governo di Atene era stato costretto a chiedere l’intervento degli altri paesi dell’Unione europea.