Un funerale ultraortodosso a Gerusalemme
Le foto della cerimonia di ieri per uno studioso e celebre leader della comunità haredim, morto a 102 anni
Il quartiere di Mea Sharim, nel centro di Gerusalemme, è abitato per la maggior parte dagli haredim, i cosiddetti ebrei “ultraortodossi”. Gli haredim sono gli appartenenti alle frange più integraliste della religione ebraica. Si considerano eredi e custodi della tradizione che discende direttamente da Mosè. Molti di loro, che non fanno parte di un unico gruppo ben definito, ma riuniscono diverse tradizioni, soprattutto dell’ebraismo dell’Europa orientale, vestono con abiti neri e lunghi, seguendo un ideale di sobrietà e semplicità. Alcune comunità sono state criticate e accusate di razzismo e intolleranza, nonché di discriminazione nei confronti delle donne.
Ieri, un celebre studioso dei testi sacri e leader della comunità religiosa degli haredim, il rabbino Yosef Shalom Elyashiv, è morto a 102 anni dopo diversi mesi in un ospedale di Gerusalemme. Elyashiv era di origini lituane e viveva da decenni a Mea Sharim: aveva pubblicato molti libri su questioni religiose ed era stato un leader spirituale per uno dei piccoli partiti che rappresentano gli ebrei ultraortodossi nel parlamento di Israele. Elyashiv aveva 12 figli, seguendo la tradizione degli ebrei haredim di essere molto prolifici. Un suo collaboratore, intervistato da Associated Press, ha stimato il numero dei suoi discendenti “vicino al migliaio”.
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