Il buco su Marte
Ha un diametro di 35 metri e si trova sul pendio di un enorme vulcano, ma alcune sue caratteristiche restano ignote
Sul suo sito “Astronomy Picture of the Day“, la NASA ha di recente proposto un’immagine studiata lo scorso anno dal gruppo di ricercatori che si occupa delle rilevazioni effettuate da CTX (Context Camera), una delle fotocamere montate sulla sonda spaziale MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) per le osservazioni di Marte. Il team di ricerca notò la presenza di un cratere contenente una macchia molto scura sui pendii del vulcano Pavonis Mons. Si tratta di una specie di buco, ampio diversi metri, che si trova su uno dei vulcani più grandi del pianeta. Il Pavonis Mons si sviluppa infatti per un’altezza di 14 chilometri rispetto alle terre che ha intorno e la sua caldera ha un’estensione di 20 chilometri di diametro. Si trova nella regione equatoriale di Tharsis e insieme con l’Ascraeus Mons e l’Arsia Mons, forma il complesso vulcanico dei Tharsis Montes.
Approfondendo gli studi sulla macchia scura identificata con CTX, i ricercatori della NASA scoprirono che si trattava di un “lucernario”: l’apertura di una caverna sotterranea. L’ingresso ha un diametro di circa 35 metri e il complesso è stato probabilmente formato da una serie di colate laviche. Di solito succede quando la lava si solidifica nella parte più superficiale del flusso, mentre continua a essere fluida nella parte sottostante. In pratica si forma un fiume di lava sotterraneo e, quando il fenomeno termina, il risultato è una galleria vuota.
Sfruttando l’ombra proiettata sul pavimento della fossa, i ricercatori calcolarono che la profondità del lucernario è di circa 20 metri. Molti dettagli sul buco non sono però ancora chiari. Gli esperti della NASA vogliono, per esempio, capire quanto materiale sia finito nella caverna sotterranea e quali dimensioni possa avere il complesso. Nuove ricognizioni di MRO potranno fornire nuovi elementi e dati per approfondire le conoscenze sulla zona.
In questo periodo l’ente spaziale americano sta lavorando molto per riportare l’attenzione su Marte. Nei primi giorni di agosto, sul pianeta arriverà un nuovo robot automatico (rover) che si chiama Curiosity (Mars Science Laboratory), e che sarà utilizzato per studiare le caratteristiche di Marte grazie a nuove analisi. Lo scorso 10 luglio la NASA ha diffuso una spettacolare immagine che mostra il panorama nei pressi dell’antico cratere Endeavour che si estende nel Meridiani Planum, la pianura situata nella zona equatoriale di Marte.