Gli ultimi 56 giorni di Borsellino: 18 luglio 1992
Dal libro di Enrico Deaglio, la cronologia degli avvenimenti tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio
Il nuovo libro di Enrico Deaglio – “Il vile agguato“ (Feltrinelli) – è dedicato alle indagini sulla strage di via D’Amelio a Palermo in cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme a cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio 1992. Il libro si conclude con una “succinta cronologia degli ultimi cinquantasei giorni di vita di Paolo Borsellino, compresi avvenimenti che avevano a che fare con lui, ma di cui non era a conoscenza”. Il Post pubblicherà in sequenza, assieme al secondo capitolo del libro, la successione di quegli eventi, a vent’anni di distanza.
Sabato 18 luglio
La Fiat 126 viene “imbottita”, alla presenza dello “sconosciuto”.
Borsellino va a trovare la madre in via D’Amelio. Il cardiologo che doveva visitarla non è potuto venire per un guasto alla macchina. Al telefono il magistrato parla con la sorella Rita e le dice che verrà l’indomani, domenica 19, a prenderla e la porterà lui stesso dal cardiologo.