Otto morti nell’esplosione di un autobus in Bulgaria
Erano turisti israeliani: Netanyahu ha accusato l'Iran e ha promesso "una risposta forte"
Un’esplosione in un autobus che trasportava un gruppo di turisti israeliani all’aeroporto di Burgas, sulle coste del Mar Nero in Bulgaria, ha ucciso otto persone e ne ha ferite una trentina.
L’aeroporto di Burgas è stato chiuso e i voli sono stati dirottati verso l’aeroporto di Varna. Burgas è una città di circa 200 mila abitanti e un importante centro turistico. Secondo l’agenzia di stampa bulgara Novinite, il presidente, il primo ministro e il ministro dell’interno bulgaro si stanno dirigendo sul luogo dell’esplosione.
Secondo la ricostruzione di un portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Jonathan Rosenzweig, un volo da Tel Aviv è atterrato a Burgas intorno alle 16.45 ora locale (le 17.45 in Italia), e l’esplosione è avvenuta circa 40 minuti più tardi in un’area di parcheggio dell’aeroporto, mentre i turisti si stavano dirigendo verso i propri hotel. Nelle immagini trasmesse dalle TV israeliane si vedono diversi altri veicoli in fiamme vicino a quello che rimane dell’autobus esploso. Secondo alcuni testimoni, sul mezzo erano già salite circa 40 persone.
Anche se non ci sono dichiarazioni ufficiali delle autorità bulgare sulla natura dell’attacco e sui suoi autori, i mezzi di comunicazioni israeliani hanno quasi subito dato credito al fatto che si trattasse di un attentato terroristico: il sito di Haaretz in lingua inglese ha iniziato un liveblog, poco dopo l’esplosione, intitolandolo “Almeno 7 persone uccise in un attacco terroristico contro israeliani in Bulgaria”, collegando esplicitamente nel sottotitolo l’esplosione al fatto che il 18 luglio di diciotto anni fa ci fu un attacco terroristico contro la comunità ebraica di Buenos Aires. L’agenzia di stampa Associated Press aveva raccolto le prime dichiarazioni di un portavoce del ministero degli esteri, Paul Hirschson, che aveva detto di “non sapere” se si trattasse di un attentato. Pochi minuti prima delle 19, la stessa Associated Press ha riportato le parole del primo ministro israeliano Netanyahu secondo cui “tutti i segni portano all’Iran” in quanto è successo in Bulgaria, e che Israele darà “una risposta forte al terrore iraniano”.