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  • Lunedì 16 luglio 2012

Adelphi e James Bond

Irene Bignardi racconta come la casa editrice famosa per la sua eleganza formale provi ora con 007 quello che funzionò con Maigret

Irene Bignardi ha descritto su Repubblica l’accorta operazione commerciale della casa editrice Adelphi, che ha appena pubblicato il primo volume della serie di James Bond: in una riedizione dell’opera completa di Ian Fleming che mira a ottenere lo stesso risultato raggiunto con il commissario Maigret di Georges Simenon, ovvero la ricollocazione dentro un’immagine più “raffinata” di una fortunata serie di letteratura popolare. Ma Bignardi racconta anche molto della storia del primo libro della serie, Casino Royale, per cui Adelphi ha ridisegnato una copertina sul modello di quella originale.

Dimenticate gli aromi della cucina della signora Maigret, il profumo del sigaro del commissario, le nebbie parigine e provinciali dei suoi umanissimi casi, le storie sul filo del rasoio morale dei personaggi che Georges Simenon inventava solo per metterli nei guai. Ora che la casa editrice Adelphi ha concluso la pubblicazione dei polizieschi del grande belga (e così francese) Georges Simenon, a seguire Maigret entra in scena nel suo catalogo, avvolto in una nuvola di Martini e Dom Perignon, un altro personaggio della moderna mitologia popolare. Un altro profilo umano noto anchea chi non ha mai letto un libro che lo veda protagonista. Un “eroe” violento, testosteronico, sensuale, duro, agli antipodi del casalingo Maigret per cultura e scrittura. Un alfiere dell’ Occidente della guerra fredda, che ci accompagnerà nelle edizioni Adelphi con due libri all’ anno, per quattordici titoli, dodici romanzi e due raccolte di racconti. Messo in confezione lusso da un editore abilissimo nel rilanciare anche prodotti midcult. Perché? Come disse Sir Edmund Hillary del suo Everest, anche di lui, James Bond, 007, si può dire “perché è là”: bello, famoso e ora, allo scadere dei precedenti contratti editoriali, disponibile: James Bond, che arriva in questi giorni in libreria con la sua prima celeberrima avventura, Casino Royale (pagg. 227, euro 16, traduzione di Massimo Bocchiola, postfazione di Matteo Codignola).

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