John Terry è stato assolto dall’accusa di razzismo
«Ci sono dei dubbi, e quando ci sono dei dubbi l'unico verdetto che può dare una corte è quello di non colpevolezza», ha detto il tribunale sull'ex capitano dell'Inghilterra
Il calciatore inglese John Terry, capitano del Chelsea ed ex capitano della Nazionale dell’Inghilterra, è stato assolto dall’accusa di aver rivolto insulti razzisti a un avversario. Il caso è stato molto seguito in Regno Unito – è quello che ha portato alle dimissioni da allenatore Fabio Capello, e che ha fatto perdere a Terry l’incarico di capitano – e la sentenza è arrivata dopo quattro giorni di processo. John Terry, che si è sempre detto innocente, era formalmente imputato di offesa all’ordine pubblico con l’aggravante del razzismo.
Durante l’udienza è stato mostrato più volte il video con lo scambio tra John Terry e Anton Ferdinand, occorso durante la partita del 23 ottobre 2011 tra Chelsea e Queen Park Rangers. Stando alle ricostruzioni e alla lettura del labiale, Anton Ferdinand avrebbe accusato John Terry di essersi “scopato la moglie del suo compagno” (“shagging ya mate’s missus”) e Terry avrebbe risposto mandandolo a quel paese (“fuck off”), prima, e poi dandogli del “testa di cazzo” (“fucking knobhead”) e del “negro coglione del cazzo” (“fucking black cunt”).
Ferdinand ha detto di non aver sentito le parole di Terry, e il caso era inusuale: non è stato lui a sporgere denuncia, infatti, bensì un poliziotto fuori servizio che stava vedendo la partita a casa sua.
Terry e Ferdinand hanno detto di essersi incrociati dopo la partita negli spogliatoi, quando già circolavano le voci sul presunto insulto razzista: Terry ha raccontato di aver chiesto a Ferdinand se era stato lui a dire che gli aveva dato del negro e Ferdinand avrebbe risposto di no. Secondo gli inquirenti era importante stabilire quando i due si sono incontrati: se pochi minuti dopo la fine della partita – il tempo di fare una doccia, ha detto Terry – o se 20 o 30 minuti dopo, quando in teoria il capitano del Chelsea avrebbe potuto avere già visto il video su YouTube e cercare di scagionarsi. In mancanza di certezze anche su questo fronte, i giudici hanno scelto per l’assoluzione: «Ci sono dei dubbi, e quando ci sono dei dubbi l’unico verdetto che può dare una corte è quello di non colpevolezza».
Non è ancora chiaro se ora Terry tornerà a essere il capitano dell’Inghilterra. Lo scorso febbraio la Football Association, la federazione calcistica inglese, aveva annunciato che Terry non sarebbe più stato capitano almeno fino alla fine del processo. Fabio Capello, all’epoca allenatore della Nazionale inglese, aveva detto di disapprovare “assolutamente” la decisione della federazione inglese e del suo presidente David Bernstein, aggiungendo che i giocatori non dovrebbero ricevere punizioni fino alla conclusione del processo e che Terry avrebbe dovuto tenere la fascia di capitano. Questa diversità di vedute – e questa presa di posizione pubblica, criticata persino dal primo ministro Cameron – ha portato alla rottura definitiva con la FA e alle sue dimissioni.
Terry tra l’altro aveva già perso il ruolo di capitano per alcuni mesi nel 2006, quando venne fuori la sua relazione con la moglie di un suo compagno di nazionale, Wayne Bridge: l’episodio a cui faceva riferimento Anton Ferdinand nel suo alterco con Terry. Anton Ferdinand è fratello di Rio Ferdinand, difensore del Manchester United e all’epoca dei fatti vicecapitano della nazionale inglese.
foto: AP Photo/Matt Dunham