Chi è Samuele Piccolo, il consigliere comunale arrestato oggi a Roma

Ha trent'anni, era stato il più votato alle ultime elezioni, Claudio Cerasa lo aveva raccontato nel suo libro: ora è accusato di essersi finanziato illecitamente

Samuele Piccolo, politico del PdL e vice presidente del consiglio comunale di Roma, è da questa mattina agli arresti domiciliari insieme a suo padre, Raffaele, mentre suo fratello Massimiliano è in carcere. Tra i reati ipotizzati ci sono associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, appropriazione indebita e finanziamento illecito dei partiti. Stando a quanto ricostruiscono i giornali, secondo il gip gli accusati – in tutto sette – avrebbero creato finti crediti IVA attraverso una serie di società allo scopo di finanziare l’attività politica di Samuele Piccolo. Che è un personaggio notevole: ha trent’anni, alle ultime comunali aveva ottenuto quasi 12.000 preferenze risultando il candidato più votato a Roma. Claudio Cerasa lo aveva raccontato così nel suo libro La presa di Roma.

Nel corso degli ultimi anni c’è un nome un po’ misterioso che rappresenta il più spregiudicato terminale offensivo dei rapporti tra Alemanno e alcune espressioni ecclesiali romane. Tra le decine di migliaia di manifesti che rivestirono per giorni e giorni i muri della Capitale, nella primavera del 2006 comparve in modo improvviso il nome di un politico di Alleanza nazionale di cui alcuni tra gli stessi militanti di An ignoravano persino l’esistenza: Samuele Piccolo. All’inizio il suo volto sorridente campeggiava solo con il nome, il cognome e il sito web; poi anche con il simbolo del partito con cui si sarebbe presentato. Se l’obiettivo dell’oscuro candidato era quello di incuriosire i suoi elettori, colse nel segno. Ci si chiedeva: chi è questo Piccolo? Chi lo appoggia? Da dove viene? Quanti anni ha? La sua performance sarà strepitosa, ma nulla a che vedere con il successo di due anni dopo. Alle amministrative del 2008 risulterà essere il politico più votato in consiglio comunale (con 11.996 preferenze, seimila in più rispetto a quelle messe insieme nel 2006), superando di quattromila voti il secondo (ovvero Davide Boroni, 8332 preferenze) e ricevendo la nomina di vicepresidente del consiglio comunale e quella di responsabile alla Sicurezza.

La macchina elettorale di Samuele Piccolo è molto organizzata: sia nel 2006 sia nel 2008 l’esponente di Alleanza nazionale ha dato vita a un comitato formato da centotrenta persone capace di affiggere migliaia di manifesti ogni notte, di distribuire alle fermate della metro centinaia di opuscoli con la storia della sua vita, di avere propri punti di riferimento diretti all’interno di moltissimi seggi romani, di portare diecimila persone in uno stadio della Capitale (il Palacavicchi: è successo nel corso di una manifestazione organizzata nell’aprile del 2006).

(continua a leggere sul blog di Claudio Cerasa)

 

foto: Samuele Piccolo su Facebook