La storia di N’Kono
Il portiere che si fece ammirare nel 1982 (anche per quell'arrancare sul gol di Graziani) oggi allena portieri a Barcellona
Il Corriere dello Sport ha raccontato la carriera di Thomas N’Kono, grande portiere del Camerun diventato celebre quando un grande portiere africano era ancor più una notizia di oggi, ovvero quando giocò nel girone di qualificazione dell’Italia ai mondiali di Spagna 82.
Thomas N’Kono ora ha 56 anni e continua ad entrare per primo al campo di allenamento. Spiega come si fa ai portieri dell’Espanyol, la squadra di Barcellona che nel 1982, dopo il Mundial azzurro – in cui un suo mezzo scivolone agevolò il soffertissimo quanto decisivo pari italiano nel girone galiziano – vinse la concorrenza di Flamengo e Fluminense e se lo portò a casa per dieci milioni di pesetas. E a parte alcune parentesi, da Barcellona Tommy non si è più mosso. Oggi è anche il responsabile di tutti i tecnici di categoria del club, autorità autentica e rispettata. «Vorrei essere ricordato come una brava persona e un buon atleta» si era presentato così in Spagna nel 1982, insieme con la calzamaglia larga che non lo avrebbe mai abbandonato. Ultimo di nove figli, sposato con Ginette, tre figlie (Pascale, Fernanda e Karine), Sepp Maier come idolo, Pelè come mito giovanile, due taxi acquistati in patria come primo investimento, Tommy arrivava da molto lontano. Dalle strade di Dizangué, dalle lunge camminate per assistere alle partite dello zio Botagne prima, del fratello Martin poi, suo primo idolo, che acconsentiva a caricarsi il fratellino sulle spalle per non farlo impolverare né faticare troppo.
(leggi per intero sul sito del Corriere dello Sport)