Le proteste in Messico
Migliaia di persone hanno manifestato ieri a Città del Messico, accusando Pena Nieto di aver vinto le presidenziali comprando i voti
Migliaia di persone hanno manifestato sabato per le strade di Città del Messico per protestare contro l’elezione di Enrique Peña Nieto, il candidato del partito di centro che con il 38,2% dei voti ha vinto le elezioni in seguito al riconteggio delle schede di venerdì.
I dimostranti non sembrano legati a un particolare partito politico, scrive la BBC. Accusano Peña Nieto di aver comprato voti in cambio di regali e buoni acquisto per le catene di supermercati. “Il partito di Nieto ha intimorito molta gente e ha comprato il resto con un paio di taco”, ha raccontato uno dei manifestanti intervistato dalla NBC.
(Guida alle presidenziali in Messico)
Andreas Lopez Obrador, il candidato di sinistra arrivato secondo con il 31,5% dei voti, ha dichiarato che contesterà in tribunale i risultati elettorali. Il partito di Peña Nieto, il Partido Revolucionario Institucional, ha governato il Messico per circa settant’anni fino al 2000. Peña Nieto dovrebbe insediarsi a dicembre, sostituendo Felipe Calderon, l’attuale presidente, del partito di destra Partido de Action National (PAN), che dopo il suo mandato di sei anni non poteva più ripresentarsi alle elezioni. La candidata del PAN, arrivata terza, ha ammesso la sconfitto. Peña Nieto ha respinto tutte le accuse e il suo partito ha minacciato di denunciare Obrador per le sue affermazioni.