Le cose che sanno gli ebook
Quando abbandoni un libro, quanto hai letto velocemente, quali frasi ti sono piaciute: gli editori hanno informazioni sui lettori impensabili fino a qualche anno fa
Il progressivo diffondersi dei lettori per ebook, i libri in formato elettronico, sta offrendo una grande opportunità per le case editrici per capire meglio quali sono i gusti e le abitudini dei loro lettori. Kindle (Amazon), iPad, iPhone (Apple), Nook (Barnes & Noble) e altri sistemi Android raccolgono informazioni su come vengono letti gli ebook, dal tempo impiegato per leggere una pagina, un capitolo o un intero romanzo alle parole che vengono cercate con più frequenza sui dizionari. E ancora: le pagine in cui vengono inserite le annotazioni e i termini cercati dagli utenti per trovare e acquistare nuovi ebook negli store online. Come spiega Alexandra Alter in un lungo articolo sul Wall Street Journal, alcuni rivenditori e case editrici hanno iniziato ad analizzare con più attenzione questa enorme mole di dati, ottenendo dettagli e informazioni che un tempo sarebbe stato impossibile mettere insieme così facilmente.
Per decenni, il mercato dei libri ha mantenuto sostanzialmente lo stesso sistema per valutare gusti e abitudini dei lettori, ricollegando il loro livello di soddisfazione a quello delle vendite effettuate e delle recensioni. Ma ora le cose stanno cambiando. La catena statunitense di librerie Barnes & Noble, che detiene circa il 30 per cento del mercato degli ebook con il suo lettore Nook, ha iniziato a studiare il comportamento dei suoi clienti quando acquistano e leggono i libri elettronici che distribuisce. Le informazioni vengono poi diffuse agli editori, che possono così conoscere meglio i gusti dei lettori e i tempi migliori per pubblicare nuovi volumi.
Nel caso di Barnes & Noble si tratta di una grande opportunità anche per rilanciare le vendite del proprio dispositivo. Dopo un inizio difficile, la società ha registrato un aumento pari al 45 per cento delle vendite di Nook lo scorso anno e la vendita degli ebook per il reader è aumentata del 119 per cento. Il sistema messo in piedi dalla catena di librerie ha generato un volume di affari pari a 1,3 miliardi di dollari, una cifra in netto aumento rispetto agli 880 milioni dell’anno precedente. E le cose potrebbero migliorare ancora, se la società realizzerà particolari accordi per i nuovi smartphone e tablet che utilizzano i sistemi operativi di Microsoft, società che di recente ha acquisito il 17 per cento della divisione Nook di Barnes & Noble.
La società raccoglie i dati su come i propri clienti leggono gli ebook in forma aggregata, per ragioni di privacy. Questo significa che Barnes & Noble non analizza dati sui singoli utenti, ma su interi gruppi di lettori anonimi. La quantità di informazioni è enorme e gli stessi responsabili della società ammettono di essere ancora all’inizio nel loro studio, e di avere davanti una prateria di opportunità commerciali ancora da sperimentare. Le ricerche hanno confermato una tendenza che era già diventata chiara con l’analisi delle vendite: particolari gruppi di lettori tendono a leggere di fila tutti i libri di una medesima saga, senza interrompere con altre letture. Stando ai dati, i saggi vengono letti saltando da una sezione a un’altra, non sempre secondo un ordine logico, mentre per i romanzi la tendenza generale è quella di leggerli nell’ordine classico, dall’inizio alla fine. Si tratta di comportamenti intuibili anche senza dati statistici, ma l’analisi delle informazioni permette di comprendere meglio perché alcuni gruppi di lettori fanno in un modo e alcuni in un altro.
I dati raccolti dai dispositivi e le applicazioni per leggere gli ebook servono anche per capire quando i lettori si stufano e interrompono la loro lettura. Sulla base di queste informazioni, Barnes & Noble ha iniziato a modificare gli elenchi dei libri consigliati nel proprio negozio online per offrire titoli che funzionino di più, soprattutto per quanto riguarda i saggi. Sono anche allo studio altre soluzioni per ridurre l’abbandono dei libri, aggiungendo video o altri contenuti interattivi nelle pagine in cui viene segnalato un calo dell’attenzione e dell’interesse.
Alcuni autori dicono di essere entusiasti dalle nuove opportunità offerte dalle statistiche sugli ebook. Molti scrittori lamentano di non sapere di preciso chi siano i loro lettori, quali inclinazioni e gusti abbiano. Secondo altri, il sistema prospettato da Barnes & Noble e da altri distributori di ebook e reader potrebbe costituire un serio pericolo per la creatività degli autori, che potrebbero essere obbligati a piegarsi a particolari esigenze commerciali molto di più di quanto non avvenga già oggi. La prospettiva di sapere con precisione quali siano i gusti dei lettori e il loro comportamento davanti a un ebook non entusiasma nemmeno le associazioni per la tutela della privacy, che negli Stati Uniti hanno avviato diverse iniziative per chiedere una rigida regolamentazione di questa pratica.
Si stima che negli Stati Uniti ci siano 40 milioni di reader per ebook e almeno 65 milioni di tablet in uso. Nei primi tre mesi del 2012, gli ebook hanno generato vendite per 282 milioni di dollari, contro i 230 milioni realizzati dall’editoria tradizionale su carta. Anche per questo motivo negli ultimi mesi sono nate decine di nuove società (startup), che stanno elaborando sistemi e soluzioni per l’analisi statistica dell’utilizzo degli ebook.