Camion in Pakistan
Belle foto dei mezzi che da ieri possono tornare a rifornire la NATO in Afghanistan, dopo sette mesi di blocco e le scuse degli Stati Uniti
I mezzi e i convogli della NATO potranno riprendere il trasporto dei rifornimenti per le truppe in Afghanistan passando dal Pakistan, grazie a un accordo raggiunto tra le autorità pakistane e statunitensi che segna la fine del blocco stradale durato sette mesi. La notizia è stata confermata alla Associated Press da un funzionario della dogana, che ha annunciato di aver ricevuto ordini per consentire ai camion di attraversare il confine con l’Afghanistan.
Il Pakistan ha acconsentito alla riapertura del transito dopo aver ricevuto le scuse da parte degli Stati Uniti per un raid aereo dello scorso novembre, nel quale morirono 24 soldati pakistani. In seguito all’incidente, il governo del paese decise di sbarrare la strada ai convogli NATO, portando a un ulteriore peggioramento delle relazioni diplomatiche con gli statunitensi. Per mesi gli Stati Uniti sono stati costretti a utilizzare strade alternative per i camion, spendendo centinaia di milioni di dollari in più. Altro denaro, si parla di 1,1 miliardi di dollari, sarà speso dagli Stati Uniti in aiuti militari per il Pakistan, rimasti fino a ora in sospeso.
Le scuse e i nuovi investimenti dovrebbero contribuire a migliorare i rapporti diplomatici tra i due paesi, ma la vicenda è stata contestata in entrambi i paesi. In Pakistan, dove c’è un crescente sentimento antiamericano, ci sono proteste verso il governo, accusato di essersi dimostrato debole nella soluzione della crisi con gli statunitensi. Negli Stati Uniti, invece, il candidato repubblicano alle presidenziali, Mitt Romney, ha accusato l’attuale presidente Barack Obama di scusarsi con troppa facilità quando si parla di politica estera.