Dalla parte di Angela Merkel
E contro quello che ci permettiamo di dirle, autoassolvendoci come sempre: Maurizio Caprara sul Corriere della Sera
Il primo editoriale della pagina dei commenti e delle opinioni del Corriere della Sera di sabato è firmato da Maurizio Caprara ed è dedicato agli insulti volgari e banali contro Angela Merkel che molti italiani hanno ritenuto di condividere in questi giorni.
Quanta meschina grettezza c’è nel disprezzo che viene ostentato da alcuni in questi giorni nei confronti di Angela Merkel deridendo il suo aspetto fisico. Denota qualcosa di insano, verso il quale converrebbe a (quasi) tutti noi riattivare i sensori del senso di vergogna, quell’insieme di conoscenze, percezioni e criteri di comportamento in base ai quali ognuno stabilisce che un determinato modo di agire merita. Comunque si giudichino la sua condotta sull’euro e la sua difesa del rigore nei bilanci, la cancelliera tedesca è diventata per ampi settori della classe politica italiana un parafulmine. Improvvisati capipopolo la indicano alla folla per dirottare contro di lei fulmini diretti a se stessi per le proprie inadempienze sui conti pubblici. Ma anche un’altra condizione di debolezza, interiore, determina modi distorti di comportarsi.
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