Cosa sta facendo Giavazzi?
Alessandro De Nicola dice su Repubblica che il suo incarico come consulente per la spending review sarebbe importante, ma se ne sono perse le tracce
Su Repubblica di oggi, Alessandro De Nicola si chiede che cosa stia facendo l’economista Francesco Giavazzi, 63 anni (ed editorialista del Corriere) dopo circa due mesi dalla nomina a consulente del governo Monti per la spending review. De Nicola scrive che il settore in cui Giavazzi è stato chiamato a dare una consulenza, quello degli aiuti pubblici alle imprese, è molto importante e avrebbe bisogno di un serio ripensamento: per questo “l’opera di Giavazzi sarebbe così importante e ne sentiamo la mancanza”.
Il 30 aprile il presidente del Consiglio Mario Monti annunciava a Palazzo Chigi che il governo aveva nominato tre super-consulenti per aiutarlo a districare tre dossier piuttosto complicati. Enrico Bondi per la spending review, Giuliano Amato per i finanziamenti ai partiti e Francesco Giavazzi per gli aiuti pubblici alle imprese. La nomina di Amato era subito apparsa come inutile a molti, in quanto le forze politiche si stavano già dando da fare per elaborare proposte in proprio. Ed in effetti dell’opera del Dottor Sottile si erano perse le tracce finché egli stesso ha rivelato di aver consegnato una nota al governo tre settimane fa anche se non sembra che Palazzo Chigi ne stia facendo grande uso.
Di Bondi si sente parlare un po’ di più e vi sono indiscrezioni sui severi tagli alla spesa che egli starebbe individuando. Per ora nulla di concreto, ma insomma, considerata la confessata incapacità o poca volontà (ma è la stessa cosa) del ministro Giarda di fare alcunché di effettivo, c’è ancora la speranza che dal manager aretino venga fuori qualcosa.
Chi è proprio scomparso dalla scena è il professore bocconiano e del Mit, nonché editorialista del Corriere della sera, Francesco Giavazzi. Per essere precisi, Giavazzi non è proprio scomparso, perché insieme al suo collega Alberto Alesina, ogni tanto spara (per me condivisibili) bordate dalle colonne del quotidiano milanese sulle scelte di politica economica dell’esecutivo.
(continua a leggere sulla rassegna stampa dell’Istituto Treccani)