Roberto Formigoni è indagato
Lo scrive il Corriere della sera: per corruzione e finanziamento illecito ai partiti, nell'inchiesta sulla sanità in Lombardia per cui è stato arrestato il suo amico Daccò
Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella scrivono oggi sul Corriere della sera che il presidente della Lombardia Roberto Formigoni è indagato nell’inchiesta in cui sono già state arrestate sette persone, tra cui gli amici di Formigoni Pierangelo Daccò e Antonio Simone, e che riguarda presunti favori e scambi di denaro intorno ai finanziamenti della sanità in Lombardia. All’agenzia di stampa ANSA, Formigoni ha detto di non sapere di indagini a suo carico e lo ha ripetuto, poco dopo le 10, su Twitter:
Corriere dice che c’è un’indagine a mio carico. Io non ne so nulla
— Roberto Formigoni (@r_formigoni) Giugno 23, 2012
Illecito finanziamento elettorale di oltre mezzo milione di euro nel 2010 da una azienda sanitaria privata in vista della campagna di Roberto Formigoni per le Regionali lombarde, e corruzione per la somma dei molteplici benefit di ingente valore patrimoniale (vacanze, soggiorni, utilizzo di yacht, cene di pubbliche relazioni a margine del Meeting di Rimini, termini della vendita di una villa in Sardegna a un coinquilino di Formigoni nella comunità laicale dei Memores Domini) messi a disposizione del governatore lombardo dal mediatore Pierangelo Daccò: sono le due ipotesi di reato per le quali il presidente pdl della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è indagato a Milano nell’inchiesta sui 70 milioni pagati negli anni a Daccò dalla Fondazione Maugeri per il suo ruolo di «facilitatore» nei rapporti tra questo importante polo privato della sanità italiana (con base a Pavia) e i meandri amministrativi del Pirellone.
È in questi meandri che si esprimeva la peculiare professionalità di Daccò nell’«aprire le porte in Regione Lombardia» e, anche «sfruttando la mia conoscenza personale con Formigoni per accreditarmi presso i miei clienti», muovere «nell’ente pubblico le leve della discrezionalità» cruciali per il riconoscimento agli ospedali delle «funzioni non coperte da tariffe predefinite», cioè del capitolo (pari al 7% del bilancio della sanità per quasi 1 miliardo l’anno) parametrato su attività d’eccellenza e di ricerca in aggiunta ai normali rimborsi delle prestazioni erogate ai pazienti.
(continua a leggere sul sito del Corriere della sera)
– Chi pagò le vacanze a Formigoni?, il Corriere racconta l’inchiesta sulla Fondazione Maugeri, 16 aprile 2012
– L’album degli indagati in Lombardia
foto: Gian Mattia D’Alberto/LaPresse