Terremoto in Emilia, ci sono 28 indagati
Le procure di Modena e Ferrara hanno consegnato avvisi di garanzia come "atto tecnico e dovuto per eseguire gli esami" su edifici e capannoni crollati
Le procure di Modena e Ferrara stanno indagando sui motivi dei crolli di edifici e capannoni nelle due scosse del 20 e del 29 maggio scorsi e sulla presenza di eventuali responsabilità penali. Per potere effettuare le verifiche e gli esami necessari, sono stati consegnati alcuni avvisi di garanzia – come “atto tecnico e dovuto per eseguire gli esami”, scrive l’ANSA – per i reati di omicidio colposo.
A Ferrara sono in corso tre indagini distinte, portate avanti da due pubblici ministeri, Nicola Proto e Ciro Alberto Savino. Riguardano il cedimento di tre capannoni crollati rispettivamente nell’azienda Ursa di Stellata, dove morì il 29enne Tarik Naouk, nelle Ceramiche S. Agostino a S. Agostino, dove morirono Nicola Cavicchi (35 anni) e Leonardo Ansaloni (51 anni) e nella Tecopress di Dosso, dove morì Gerardo Cesaro, 51 anni.
Per questi tre crolli sono stati consegnati i primi avvisi di garanzia di cui parlano oggi i giornali locali, una trentina. Più precisamente, secondo l’agenzia di stampa ANSA gli indagati sono trenta, mentre i giornali locali parlano di 28 persone. Il Resto del Carlino ha pubblicato anche la lista degli indagati.
Lunedì prossimo la procura nominerà un consulente. Il consulente, che sarà un ingegnere strutturista, effettuerà gli esami necessari sui capannoni crollati in presenza dei rappresentanti della difesa. Le persone indagate sono i rappresentanti legali, i responsabili della sicurezza e i progettisti delle aziende che hanno costruito i capannoni, oltre ai responsabili della sicurezza sul posto di lavoro nelle tre aziende che lavoravano in quelle strutture.
La procura di Modena, invece, indaga sui crolli causati dalla forte scossa del 29 maggio, che ha ucciso dodici persone. Il procuratore di Modena Vito Zincani ha detto che entro la settimana si concluderanno gli esami preliminari sulle rovine dell’azienda Haemotronic di Medolla, nel cui crollo morirono quattro persone. Gli esami sono eseguiti dal professor Tomaso Trombetti, docente di tecnica delle costruzioni all’Università di Bologna. Dopo questi accertamenti verranno consegnati gli avvisi di garanzia agli eventuali indagati per i crolli.
Infine, la procura di Bologna sta indagando per procurato allarme per una serie di telefonate arrivate alle forze dell’ordine il 31 maggio da parte di cittadini impauriti per l’arrivo imminente di una nuova scossa molto forte.
foto: LaPresse/Lorenzo Moscia