Le finali NBA alla resa dei conti
I Miami Heat sono a una sola vittoria dal titolo di campioni, contro gli Oklahoma City Thunder: si gioca stanotte
Stanotte, giovedì 21 giugno, all’American Airlines Arena di Miami, si giocherà la quinta partita delle finali NBA, il campionato di basket più famoso del mondo: e i Miami Heat, che hanno battuto ieri per 104 a 98 gli Oklahoma City Thunder, si trovano ora a una sola vittoria per ottenere il titolo. Le finali NBA prevedono una serie di 7 partite: la vittoria finale va alla squadra che per prima ne vince quattro. Finora, questi sono i risultati:
Oklahoma City Thunder-Miami Heat 105-94
Oklahoma City Thunder-Miami Heat 96-100Miami Heat-Oklahoma City Thunder 91-85
Miami Heat-Oklahoma City Thunder 104-98
Quella dei Miami Heat è una squadra abbastanza giovane, nata nel 1988: il nome venne scelto con un sondaggio tra i tifosi che lo votarono contro Miami Vice. I Miami Heat hanno raggiunto i playoff in 15 delle 23 stagioni giocate, vincendo il titolo solo nel 2006 contro i Dallas Mavericks per 4 partite a 2. L’attuale allenatore è Erik Spoelstra che dopo aver smesso di giocare ha iniziato la propria nuova carriera 14 anni fa proprio negli Heat. Dal 2010 i Miami Heat possono contare su tre giocatori molto forti: Chris Bosh, Dwyane Wade e LeBron James. La partita di apertura della stagione con questi tre giocatori, contro i Boston Celtics, è stata la più vista nella storia NBA.
LeBron James è uno dei maggiori divi dell’NBA che da tre anni è però ai primi posti nelle classifiche dei “Most Hated Sportsmen”, gli sportivi più odiati. LeBron (come è familiarmente noto), oggi numero 6 dei Miami Heat, giocava nei Cleveland Cavaliers con i quali non è però riuscito, in 7 anni, a vincere mai un campionato. Accusato di arroganza e presunzione (su una spalla ha tatuato “The King”, il re, e sulla schiena “Chosen”, il prescelto) gli è stato anche contestato di aver “tradito” la squadra alla quale aveva giurato “fedeltà” per andare a cercare una vittoria più facile a Miami. L’annuncio era stato fatto in diretta nazionale da una palestra. La stessa che compare in uno spot della Nike in cui LeBron James protagonista recita: «Cosa dovrei fare? Ammettere di avere commesso degli errori? Dovrei dirvi che non sono un modello di comportamento per nessuno?». Sono in molti, quindi, in queste finali NBA a sperare che LeBron non ottenga il suo primo titolo, e i commenti delle ultime 48 ore sottolineano molto che se Miami vincesse stasera scontenterebbe gran parte degli spettatori.
Gli Oklahoma City Thunder sono formalmente nati nel 2008 dopo un accordo tra la città di Seattle e il proprietario della squadra (che fino al 2008 si chiamava Seattle SuperSonics) Clay Bennett. La formazione venne trasferita a Oklahoma City, mentre i colori, il logo e i titoli precedentemente vinti rimasero a Seattle. La stagione migliore degli Oklahoma City Thunder è stata la seconda, quella 2009-2010 con 52 partite vinte e 30 perse. Scott Brooks ha ricevuto il premio di miglior allenatore dell’anno. In quella stagione gli Oklahoma City Thunder arrivarono in finale perdendo contro i Los Angeles Lakers. Tra i giocatori più forti della squadra ci sono James Harden, Kevin Durant (rivale di LeBron) e Russell Westbrook.