Che cosa sappiamo su Mubarak
L'ex presidente egiziano è in gravi condizioni di salute ma per l'esercito le voci sul fatto che sia "clinicamente morto" sono "assurdità"
Aggiornamento 12.34. Secondo l’Associated Press, che cita fonti ufficiali egiziane, Mubarak sarebbe ancora in coma ma i suoi organi vitali, tra cui il cuore, avrebbero ripreso a funzionare autonomamente.
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L’ex presidente egiziano Hosni Mubarak è stato ricoverato ieri sera all’ospedale Maadi vicino al Cairo e le sue condizioni di salute si sono aggravate parecchio nelle ultime ore. Secondo diverse agenzie di stampa, mentre era ancora detenuto nel carcere di Tora dova sta scontando la condanna all’ergastolo, Mubarak ha avuto un attacco cardiaco.
Le notizie sulle sue effettive condizioni di salute sono ancora oggi piuttosto confuse: ieri in tarda serata l’agenzia di stampa nazionale egiziana MENA aveva scritto che Mubarak era “clinicamente morto”. Questa notizia, però, è stata smentita da un avvocato della famiglia Mubarak il quale ha detto che l’ex presidente egiziano sarebbe invece “in coma” e attaccato a un respiratore. Secondo fonti mediche citate da varie agenzie di stampa, su di lui sarebbe stato usato anche un defibrillatore. A notte fonda Said Abbas, un generale dello SCAF (Consiglio Supremo della Forze Armate) che di fatto governa ancora il paese, ha detto all’agenzia Reuters che le voci su Mubarak clinicamente morto sono “assurdità”.
L’unica cosa certa, dunque, è che le condizioni di Mubarak sono peggiorate parecchio nelle ultime ore e che sono tuttora molto gravi, ma ogni notizia sulla sua salute deve essere presa con grande cautela, soprattutto visti i precedenti. Del resto lo stesso avvocato di Mubarak, poche ore prima della sentenza dello scorso 2 giugno che ha condannato l’ex presidente all’ergastolo, aveva detto che Mubarak era in coma. Poco dopo Mubarak si era fatto vedere in aula in condizioni sì molto precarie, ma comunque cosciente e apparentemente lucido.
C’è anche chi dice che le notizie sull’aggravamento delle sue condizioni di salute siano state gonfiate per far sì che Mubarak potesse uscire dal carcere di Tora e venisse ricoverato in ospedale, cosa che i suoi familiari stavano chiedendo con una certa insistenza già da molti giorni. La notizia, comunque, è arrivata al termine di una giornata molto concitata in Egitto: dopo il candidato islamista Mohammed Mursi, anche l’ex ministro Ahmed Shafiq si è dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali e piazza Tahrir è stata nuovamente occupata da decine di migliaia di persone per protestare contro le ultime decisioni della giunta militare, che domenica sera ha emesso una Costituzione ad interim assumendo in pratica il potere legislativo.
foto: AP