Blatter cede alla tecnologia nel calcio?
Dopo l'ennesimo "gol fantasma" il presidente della FIFA annuncia che «la tecnologia sulla linea di porta non è più un'alternativa ma una necessità»
Joseph Blatter, il presidente del massimo organismo del calcio mondiale FIFA
(Fédération Internationale de Football Association), ha annunciato oggi su Twitter che “la tecnologia sulle linee di porta nel calcio non è più una possibilità ma una necessità”.
After last night’s match #GLT is no longer an alternative but a necessity.
— Joseph S Blatter (@SeppBlatter) June 20, 2012
Blatter si riferisce alla rilevazione elettronica sulle porte di calcio per stabilire con certezza assoluta se un pallone ha varcato completamente la linea di porta o meno. Un gol è valido solo se il pallone è entrato completamente in porta.
L’annuncio è arrivato dopo l’ennesimo caso di “gol fantasma”, che in gergo calcistico sta per gol dubbio (quando non si sa se la palla ha interamente varcato la linea di porta), nonostante sino a questo momento Blatter avesse sempre respinto fermamente il ricorso alla tecnologia nel calcio, a differenza di altri sport. Ieri sera, infatti, l’Ucraina, mentre stava perdendo per 1-0 contro l’Inghilterra, ha segnato un gol regolare che però non è stato assegnato perché l’arbitro ha giudicato il pallone non entrato completamente. Con la sconfitta di ieri, l’Ucraina è stata eliminata dagli Europei.
Come si vede dai replay dell’azione, la palla era entrata in porta per intero. La cosa che ha fatto arrabbiare gli ucraini è che il gol, oltre che dall’arbitro della partita, non è stato visto neanche dal cosiddetto giudice di porta, una figura che è stata recentemente introdotta dalla FIFA in Champions League e in Europa League proprio per valutare episodi simili di “gol fantasma”. Ieri, nonostante il giudice fosse perfettamente allineato accanto alla porta dell’Inghilterra, non ha comunicato nulla all’arbitro, che quindi non ha assegnato il gol. Da tempo sono allo studio sistemi tecnologici volti a risolvere questo problema.
foto: FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages