Terremoto in Emilia, le notizie di oggi
Le persone morte a causa delle scosse sono 27, mentre ieri il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, ha visitato le zone più colpite promettendo
Le persone morte a causa terremoto in Emilia sono diventate 27 in seguito al decesso avvenuto ieri di Martina Aldi, una trentottenne di Finale Emilia ricoverata da circa dieci giorni all’ospedale di Baggiovara (Modena). Era incinta di pochi mesi al momento della forte scossa di terremoto dello scorso 29 maggio in Emilia: aveva avuto un malore e perso il bambino. Poi era entrata in coma, senza più uscirne.
La notte tra martedì e mercoledì è stata relativamente tranquilla nelle zone dell’Emilia interessate dal terremoto. Stando ai dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si sono verificate una decina di nuove scosse di lieve e bassa entità, che in alcuni casi sono state percepite dalla popolazione. L’evento sismico più importante nella notte si è verificato alle 23:47 con magnitudo 2.9 a una notevole profondità: 24,3 chilometri. La scossa si è verificata nella provincia di Modena tra i comuni di Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Novi di Modena, San Possidonio e San Prospero. Molti di questi comuni erano stati duramente colpiti dai terremoti del 20 e del 29 maggio scorsi. Intorno alle 3:26 di notte c’è stata un’altra scossa di magnitudo 2.8 più superficiale a 4,9 chilometri di profondità rilevata sostanzialmente nella stessa zona dagli strumenti dell’INGV.
Ieri il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha visitato le zone del terremoto in Emilia assicurando un “impegno totale” da parte del governo per la gestione dell’emergenza e per la successiva fase di ricostruzione. Passera ha visitato l’area del comune di Finale Emilia e ha spiegato che, se necessario, il governo potrà estendere e integrare l’attuale decreto legge sulla ricostruzione. Il ministro ha rassicurato anche gli imprenditori, che a causa del terremoto hanno subito danni alle loro aziende che li hanno costretti a sospendere o ridurre la produzione.
Passera ha spiegato che per il governo “il rapporto con le imprese è continuo e quotidiano: chiaro che dobbiamo rimodulare insieme ricostruzione e riavvio delle attività di sicurezza”. Il ministro ha anche ricordato che le verifiche sulla stabilità e l’agibilità dei capannoni delle aziende andranno effettuate con attenzione, tenendo in considerazione singoli casi e particolari esigenze per garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Le scosse del 20 e del 29 maggio furono la causa della morte di diversi operai, travolti dai crolli mentre erano al lavoro nei capannoni industriali. Tra i distretti più colpiti ci fu quello di Mirandola, dove sono attive decine di aziende specializzate nella produzione di prodotti per il settore biomedicale.
Per quanto riguarda la scuola, stando ai dati forniti dalla Gazzetta di Modena, gli alunni che salteranno le prove scritte degli esami di terza media (scuole secondarie di primo grado) saranno circa 2.500. In 23 sedi scolastiche l’esame sarà limitato alle sole prove orali, come previsto dal ministero dell’Istruzione per le zone del terremoto in Emilia. La decisione è stata assunta per ragioni di sicurezza e praticità perché a causa delle forti scosse di maggio molti edifici scolastici sono rimasti lesionati. L’esclusione delle prove scritte sarà anche adottata per gli esami di maturità, sempre nelle aree più colpite dal terremoto.
foto: LaPresse