Le partite truccate in Cina
Due ex dirigenti della federazione calcistica sono stati condannati per corruzione, insieme all'ex capitano della nazionale e decine di giocatori, arbitri e allenatori
Nan Yong e Xie Yalong, ex capi della Federazione calcistica cinese, sono stati condannati a dieci anni di carcere per aver preso tangenti rispettivamente per 235 mila e 273 mila dollari. Wei Shaohui, ex capitano della Nazionale di calcio, ha ricevuto la stessa condanna ed è stato multato di 31 mila dollari, sempre per corruzione. Li Dongsheng, un altro funzionario calcistico di alto livello, è stato condannato a nove anni per tangenti e appropriazione indebita. Quattro ex giocatori della nazionale – Shen Si, Qi Hong, Jiang Jin and Li Ming – sono stati condannati a sei anni di carcere per aver truccato alcune partite.
Nan Yong e Xie Yalong sono i più alti dirigenti calcistici condannati per corruzione in Cina da quando, due anni fa, il governo ha lanciato una campagna per combattere il fenomeno nel calcio, dov’è particolarmente diffuso. Non hanno ancora fatto sapere se faranno appello. Decine di calciatori, allenatori e arbitri sono stati arrestati e condannati per aver truccato le partite. Lo scorso febbraio Lu Jun, che arbitrò due partite ai Mondiali del 2002, è stato condannato per aver ricevuto più di 128 mila dollari in tangenti per truccare i risultati di sette partite di campionato. Nel frattempo la nazionale cinese non si è riuscita a qualificare per i Mondiali del 2014. L’unica volta in cui è riuscita a qualificarsi è stato nel 2002, quando è stata eliminata al primo turno.
Foto: Nan Yong nel 2009 (LIU JIN/AFP/Getty Images)