Ben Ali è stato condannato a 20 anni
L'ex presidente tunisino è stato ritenuto responsabile da un tribunale militare della morte di quattro ragazzi nelle proteste del gennaio 2011
Zine El Abidine Ben Ali, 75 anni, presidente della Tunisia dal 1987 al 2011, è stato condannato questa mattina dal tribunale militare di Tunisi a 20 anni di carcere per “incitamento al disordine, omicidi e saccheggi sul territorio tunisino”, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa tunisina TAP, ripresa poi da diverse agenzie internazionali.
L’ex presidente si trova in esilio in Arabia Saudita dal 14 gennaio 2011, dopo che un mese di proteste violente nel paese lo avevano costretto a lasciare il potere. La condanna fa riferimento al cosiddetto “caso di Ouardanine”, la morte di quattro giovani ragazzi a cui le forze di sicurezza avevano sparato durante gli scontri nella cittadina di Ouardanine, circa 170 chilometri a sud di Tunisi. Nel giugno 2011, un tribunale tunisino aveva già condannato Ben Ali e la moglie Leila Trabelsi a 35 anni di carcere per furto e appropriazione indebita, a causa delle grandi somme di denaro, ai reperti archeologici, alla droga e alle armi che l’ex presidente aveva accumulato durante i suoi oltre vent’anni al potere.
Le proteste tra il dicembre del 2010 e il gennaio del 2011 hanno ispirato un ampio movimento di protesta in molti altri paesi arabi e hanno avuto il successo più netto ed evidente in Tunisia: nell’ottobre del 2011 si sono tenute le prime elezioni libere dalla fine del regime di Ben Ali, vinte dal partito islamico moderato Ennahda, che oggi governa insieme al Congresso per la repubblica (CPR) di orientamento liberal e con il partito Ettakatol di centrosinistra. Nonostante i successi sul fronte politico e democratico, nelle ultime settimane ci sono stati tensioni e scontri intorno ad alcune manifestazioni organizzate da gruppi salafiti.
Un discorso televisivo di Ben Ali poco prima di abbandonare la Tunisia, il 13 gennaio 2011.
foto: AP Photo / Channel 7 Tunisia