SAAB avrà un futuro, forse

La casa automobilistica svedese fallita sarà rilevata da una azienda controllata da due società asiatiche, che vuole produrre auto elettriche

foto: Torsten Silz/ddp
foto: Torsten Silz/ddp

La casa automobilistica svedese SAAB, dopo aver presentato istanza di fallimento lo scorso dicembre, ha trovato un acquirente. SAAB sarà rilevata da National Electric Vehicle Sweden (NEVS): l’accordo prevede l’acquisizione di SAAB Automobile, SAAB Automobile Powertrain e SAAB Automobile Tools per una cifra che tuttavia non è stata resa ancora nota.

La NEVS è una nuova società registrata in Svezia e fondata da due diverse aziende: la National Modern Energy Holdings di Hong Kong, che detiene il 51 per cento delle quote della compagnia e che si occupa di energia pulita, e la società d’investimento giapponese Sun Investment LLC, che è specializzata in progetti ambientali con nuove tecnologici e che detiene il 49 per cento delle quote della NEVS. L’amministratore delegato di NEVS è Kai Johan Jiang, un uomo di affari cinese, ma con cittadinanza svedese. Il presidente di NEVS è invece Karl-Erling Trogen, un ex importante dirigente di un’altra casa automobilistica svedese, Volvo.

Come hanno spiegato le parti in un comunicato ufficiale, la NEVS punterà nei prossimi anni a convertire la SAAB in un’azienda attiva nel settore delle auto elettriche. Il primo modello si baserà sull’attuale SAAB 9-3, “che sarà modificata attraverso l’utilizzo di un’avanzata tecnologia elettronica giapponese”, dicono. La nuova automobile dovrebbe essere sul mercato tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, mentre l’intera produzione dovrebbe rimanere nello storico stabilimento di Trollhaettan, nella Svezia sudoccidentale.

La SAAB, che oggi ha circa 3mila dipendenti, ha presentato richiesta di fallimento lo scorso 19 dicembre. Nata come produttrice di aeroplani, SAAB iniziò a occuparsi di automobili a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale e nel corso degli anni la società diventò molto conosciuta in Svezia e in Europa, anche grazie alle numerose innovazioni tecnologiche realizzate nei suoi studi di progettazione come i primi modelli di motore con iniezione diretta e diversi sistemi per aumentare la sicurezza dei passeggeri.

Poi nel 1989 la General Motors comprò il 50 per cento delle quote di SAAB e ne assunse il pieno controllo nel 2000. Fino al 2006, quando ebbe il picco di auto vendute (133mila circa), le cose sono andate molto bene per SAAB. Poi, soprattutto a causa delle forte concorrenza, c’è stato un brusco calo di vendite (solo 27mila auto nel 2009), fino alla bancarotta di qualche mese fa.

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foto: Torsten Silz/ddp