Il portavoce di Alba Dorata ha querelato le deputate che ha aggredito
Aveva picchiato due parlamentari in Tv, è riuscito a non farsi arrestare e ora ha denunciato anche il conduttore della trasmissione per sequestro di persona
Ilias Kasidiaris, il portavoce del partito di estrema destra greco Alba Dorata che la mattina del 7 giugno aveva aggredito due deputate di sinistra durante un dibattito televisivo, si è presentato stamattina all’ufficio del Procuratore di Atene per querelare le due donne per diffamazione e denunciare la stazione televisiva e il giornalista e conduttore Antonis Delatolas per sequestro di persona: dopo l’aggressione il giovane politico aveva abbandonato lo studio e sarebbe stato chiuso a chiave dentro una stanza in attesa della polizia. Kasidiaris aveva sfondato a calci la porta ed era scappato.
La procura di Atene ne aveva ordinato immediatamente l’arresto, ma il giorno dopo l’uomo non era stato ancora rintracciato dalla polizia che aveva detto di aver organizzato la ricerca affidandola alle squadre speciali. La sera di venerdì 8 giugno c’erano state anche delle proteste nelle più importanti città della Grecia contro il razzismo di Alba Dorata e motivate dall’idea che l’ascesa di questo partito e delle sue “idee” non sarebbe stata possibile senza l’appoggio delle forze dell’ordine.
In quell’occasione Dimitris Trimis, presidente dell’associazione di giornalisti greci ESEA, aveva dichiarato assolutamente plausibile il fatto che la polizia greca stesse coprendo Ilias Kasidiaris che dopo l’aggressione aveva fatto perdere ogni traccia di sè per 48 ore: il tempo necessario per far scadere il mandato d’arresto che era stato spiccato contro di lui subito dopo l’aggressione di giovedì.
La legge greca prevede che l’arresto per questo tipo di reato debba essere effettuato entro la mezzanotte del giorno dopo: in quel caso il processo si apre immediatamente. Se l’indagato non viene fermato entro il termine stabilito delle 48 ore, viene avviato un procedimento giudiziario in cui la data di una prima udienza in tribunale viene fissata spesso diversi mesi o addirittura anni dopo.
Uscito dall’ufficio del procuratore di Atene e intervistato dai giornalisti il portavoce di Alba Dorata ha dato la colpa dell’episodio alle due parlamentari di sinistra che avrebbero deliberatamente provocato in lui la reazione: Rena Dourou, della coalizione di sinistra SYRIZA, e Liana Kanelli, del Partito comunista greco (KKE), avevano ricordato in diretta a Kasidiaris un procedimento giudiziario a suo carico: l’uomo è già sotto processo per favoreggiamento in un’aggressione ai danni di un professore ateniese nel 2007.
Le prossime elezioni politiche sono previste in Grecia per il 17 giugno: le intenzioni di voto dopo l’episodio di aggressione in televisione che il partito Alba Dorata si era rifiutato di condannare sono in netto calo: dal 7 al 3,6 per cento. Ma questo risultato garantirebbe in ogni caso la presenza della formazione in parlamento.
Nella foto: Ilias Kasidiaris mentre parla con i giornalisti
fuori dalla procura di Atene (AP Photo/Petros Karadjias)