I libri bruciano a 451 gradi Fahrenheit?
Slate spiega che il titolo del più celebre libro di Ray Bradbury non è proprio esatto
Qualche giorno fa è morto lo scrittore americano Ray Bradbury, famoso nel mondo per aver scritto il romanzo distopico intitolato Fahrenheit 451: ovvero la temperatura alla quale bruciano i libri in un futuro tenebroso e inquietante dove non è concesso leggere. Ma è davvero questa la temperatura, che corrisponde a circa 232 gradi Celsius, alla quale bruciano? Slate ha indagato un po’ e dice che, in realtà, le cose non stanno proprio così.
Innanzitutto c’è da dire che Bradbury si riferiva alla temperatura di autoignizione dei libri, ossia la temperatura che deve raggiungere l’atmosfera circostante perché un libro prenda spontaneamente fuoco, e non all’incendio dei libri con l’aiuto di una fiamma esterna, come accade nel libro e nell’omonimo film di François Truffaut. Slate dice in realtà che la temperatura di autoignizione di un libro non è fissa, in quanto varia a seconda della composizione e della forma di un libro, del suo volume, della densità della carta, nonché dal tempo in cui viene sottoposto ad alte temperature. Vecchi libri bruciano anche a 440 gradi Fahrenheit (226 °C), ma alcuni recenti esperimenti citati da Slate dicono che i libri bruciano per lo più a circa 480 gradi Fahrenheit (248 °C).
Inoltre, se la carta, e prima tra tutti quella dei quotidiani, brucia inizialmente a circa 480 gradi Fahrenheit, la temperatura si alza ovviamente quando il libro o la carta in generale prende fuoco. Quando il fuoco ha consumato metà della carta in fiamme, per esempio, la temperatura sale in genere a 1.500 gradi Fahrenheit (815 °C). In quel momento le stesse fiamme, almeno nella loro parte superiore, oscillano tra i 600 e gli 800 gradi Fahrenheit di temperatura (315-426 °C).
(15 copertine di Fahrenheit 451)
C’è chi dice, dunque, che Bradbury abbia commesso un errore piuttosto evidente, e cioè possa aver confuso i gradi Celsius con i Fahrenheit, in quanto il manuale “Handbook of Physical Testing of Paper” dice che la carta dei libri può bruciare a 450 gradi Celsius, ossia 842 gradi Fahrenheit. Una temperatura comunque troppo alta per un tipo di carta normale in condizioni normali, che come abbiamo visto prende fuoco quando l’aria intorno è a temperature ben inferiori. Probabilmente gli studiosi del manuale sono giunti a questa conclusione conducendo esperimenti senza aspettare il tempo necessario affinché si verificasse l’autoignizione della carta, scrive Slate.