L’aggiornamento di Internet
Il sistema di assegnazione degli indirizzi IP verrà aggiornato: fino ad ora si usava uno standard che garantiva circa 4 miliardi di indirizzi, ma ne servono di più
Nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 giugno, alle 00.01 secondo l’orario di Greenwich (le 01.01 in Italia) l’Internet Protocol Version, il sistema utilizzato per l’assegnazione e la gestione degli indirizzi numerici che servono a ogni dispositivo per collegarsi alla rete e interagire con gli altri dispositivi, verrà aggiornato a una nuova versione che consentirà di aumentare il numero di indirizzi IP. L’ICANN, l’organizzazione senza scopo di lucro che coordina la gestione della Rete e l’assegnazione degli indirizzi IP, controllerà che il passaggio avvenga senza problemi per gli utenti.
Attualmente, per ritrovarsi online, comunicare tra loro e scambiare dati, tutti dispositivi utilizzano un numero (IP) formato da un massimo di quattro triplette di numeri, come ad esempio 195.43.189.240, che possono andare dal valore “0″ a “255″ e che occupano 32 bit. Il sistema consente di realizzare molte combinazioni e quando è stato adottato nel 1980 sembrava potesse durare a lungo grazie agli oltre quattro miliardi di indirizzi disponibili, ma la Rete è cresciuta rapidamente e il numero di dispositivi collegati si è moltiplicato esponenzialmente.
Le stime diffuse dalla Cisco, una delle più importanti società informatiche al mondo, rendono l’idea del tasso di aumento della connettività nel mondo: nel 2016, infatti, si prevede che ci saranno quasi il doppio delle connessioni rispetto al 2011 (18,9 miliardi nel 2016, contro i 10,3 miliardi del 2011). Nel 2016, dunque, ci saranno più o meno 2,5 connessioni per ogni abitante della Terra.
Il nuovo sistema, l’IPv6, consente una combinazione intorno a 2 alla 128esima potenza: si tratta quindi di circa 340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di nuovi indirizzi da utilizzare per consentire alla Rete di espandersi e di diventare anche più sicura. IPv6 consente anche di mettere da parte alcuni sistemi alternativi messi in piedi negli ultimi anni dai gestori delle reti per “riciclare” gli indirizzi numerici tradizionali e utilizzarli contemporaneamente per più dispositivi.
Secondo Leo Vegoda, manager dell’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’aggiornamento del sistema non dovrebbe recare alcun problema agli utenti, che, se tutto andrà bene, non se ne accorgeranno neppure. In realtà i due sistemi, l’IPv4 e l’IPv6, coesisteranno per qualche anno, e tutti i dispositivi tarati sul sistema vecchio non smetteranno di funzionare. Secondo Vegoda nei prossimi giorni si potrebbero verificare, in qualche caso, “leggeri problemi” legati alla velocità di caricamento delle pagine internet.
I problemi, che secondo Vegoda saranno molto rari, sarebbero eventualmente causati da un fenomeno di congestionamento del traffico (definito tecnicamente tromboning), che si potrebbe verificare nel caso le connessioni internet esistenti dovessero fare fatica a trovare nuovi percorsi compatibili e dovessero seguire percorsi “rimbalzanti” da una parte all’altra del pianeta.
foto: Ed Jones/AFP/GettyImages