Nei panni di mia nonna
Jocelyn Allen si traveste come i membri della sua famiglia per provare a capire "ciò che rende me stessa me"
Jocelyn Allen è una giovane fotografa di Londra. Nel progetto One Is Not Like The Other racconta attraverso l’associazione di due o tre fotografie la sua famiglia e il suo ruolo all’interno di essa: ogni immagine è composta da un ritratto di un suo familiare, il nonno, la nonna, la mamma, il papà, le due sorelle, e da un suo autoscatto nel quale “interpreta” il soggetto ritratto assumendo lo stesso atteggiamento, una postura simile ed indossando gli stessi abiti. Jocelyn Allen racconta:
Queste fotografie aiutano a dare suggerimenti sulla personalità di ogni soggetto, guardando le differenze tra l’ ‘immagine copia’ e gli ‘originali’ si notano indizi che rivelano ulteriori informazioni sulla soggettività di ognuno. Identità è una parola con molti significati, ma per me tratta di ciò che rende me stessa me. Anche se si possono imitare coloro che sono geneticamente connessi e discendenti, e quindi vicinissimi, l’individualità traspare con forza.
La sua è quindi una ricerca attorno a se stessa, un tema spesso importante per le artiste donne che indagano l’identità e i ruoli. Anche i progetti più recenti di Jocelyn Allen, come si vede dal suo sito, sono sempre incentrati sulla ricerca di un’idea di sé.
Nella storia della fotografia, poi, si può pensare al lavoro dell’artista americana Cindy Sherman, che affronta il tema dell’indentità attraverso il travestitismo. Oppure alle ricerche più recenti di fotografe come l’argentina Irina Werning con Back to the Future, che ricostruisce fotografie prese dagli album di famiglia facendole reinterpretare a distanza di anni dagli stessi soggetti; o ancora Switcheroo di Hana Pesult, che indaga l’identità attraverso l’abbigliamento.