La smentita dei professionisti nominati dalla Margherita
Il Tribunale del Riesame di Roma ha detto che mancherebbero dalle casse del partito altri 50 milioni di euro, ma "si tratta di refusi"
Oggi le agenzie di stampa, i giornali e i telegiornali hanno dato la notizia che il Tribunale del Riesame di Roma, nelle motivazioni con le quali ha confermato gli arresti domiciliari per Giovanna Petricone, moglie dell’ex tesoriere della Margherita Luigi, ha comunicato che dalle casse del partito «la depredazione non era di soli 12 milioni di euro ma di circa 23, anche se mancano all’appello altri 50 milioni di euro di cui non si conosce la destinazione finale, posto che in quattro anni il patrimonio della Margherita è sceso da 88 milioni di euro a soli 15 milioni».
In serata, i professionisti incaricati dalla Margherita per le attività di controllo sui bilanci e la predisposizione del bilancio consuntivo del 2011 hanno precisato però che le somme che ad oggi risultano dalle verifiche svolte sono diverse da quelle diffuse «sia per quanto riguarda le entrate (stimate in eccesso per 9 milioni di euro) sia, a maggior ragione, per le uscite». Si tratta dunque di refusi e hanno aggiunto che certamente non si può parlare di un ammanco di 50 milioni di euro: le variazioni del patrimonio della Margherita sarebbero legate alle normali spese del partito per le attività politiche svolte e per le spese di gestione.
L’analisi precisa di spese e gestione economica della Margherita dalla data della sua costituzione sarà spiegata nei prossimi giorni durante un’assemblea che verrà convocata per l’approvazione del rendiconto consuntivo 2011.