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  • Mercoledì 30 maggio 2012

Romney è il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti

Ora è ufficiale, avendo vinto in Texas e superato quota 1.144 delegati: adesso dovrà scegliersi un vice

LAS VEGAS, NV - MAY 29: Republican presidential candidate, former Massachusetts Gov. Mitt Romney (2-R) smiles as he is introduced during a campaign rally at Somers Furniture on May 29, 2012 in Las Vegas, Nevada. Mitt Romney is holding campaign event and attending a fundraiser hosted by Donald Trump in Las Vegas. (Photo by Justin Sullivan/Getty Images)
LAS VEGAS, NV - MAY 29: Republican presidential candidate, former Massachusetts Gov. Mitt Romney (2-R) smiles as he is introduced during a campaign rally at Somers Furniture on May 29, 2012 in Las Vegas, Nevada. Mitt Romney is holding campaign event and attending a fundraiser hosted by Donald Trump in Las Vegas. (Photo by Justin Sullivan/Getty Images)

Mitt Romney ha vinto le primarie repubblicane in Texas ottenendo così un numero di delegati sufficiente a dargli la certezza matematica della candidatura alla presidenza degli Stati Uniti per il partito repubblicano. Romney aveva 1086 delegati, la maggioranza assoluta dei delegati era fissata a 1.144. A Romney ne servivano 58, il Texas ne metteva in palio 152 da distribuire in modo proporzionale: l’ex governatore del Massachusetts, che da settimane corre praticamente senza avversari, ha ottenuto il 70 per cento dei voti superando quota 1.144.

Dopo alcune settimane complicate, specialmente all’inizio della campagna elettorale, nonostante fosse evidentemente fin da subito il candidato con le migliori risorse economiche e strutture organizzative, e col profilo politico più affidabile, Romney ha reso di fatto inoffensivi i suoi avversari: ha subìto qualche sconfitta da Rick Santorum negli stati americani più conservatori, quelli che a novembre non dovrebbero comunque votare per Barack Obama, e ha sempre vinto negli stati più grandi, equilibrati e influenti. Nel giro di pochi mesi i suoi rivali – da Newt Gingrich allo stesso Rick Santorum, da Jon Huntsman a Ron Paul – si sono ritirati e da tempo Romney faceva campagna elettorale già in vista delle elezioni presidenziali di novembre, e non più delle primarie, avendo accumulato un vantaggio incolmabile sul fronte dei delegati.

La nomination sarà assegnata ufficialmente, secondo quanto previsto dal cerimoniale, durante la convention repubblicana di quest’estate a Tampa, in Florida. Mitt Romney sarà quindi il primo candidato mormone alla presidenza degli Stati Uniti. Prima della convention di quest’estate, Romney dovrà scegliere il suo candidato alla vicepresidenza: le alternative sono molte, anche gli approcci possibili, il Post aveva fatto il punto della situazione qui raccontando le storie di dieci politici americani che potrebbero essere scelti.

I sondaggi effettuati su base nazionale vedono in questo momento Obama e Romney molto vicini. Il sistema elettorale statunitense prevede però il voto stato per stato con sistema cosiddetto winner-takes-all: basta avere un voto in più dell’avversario in uno stato per ottenere tutti i delegati dello stato, e ne servono 270 per arrivare alla Casa Bianca. Quindi contano molto di più i sondaggi statali, che vedono in questo momento Obama in leggero vantaggio. Si vota il 6 novembre 2012.

foto: Justin Sullivan/Getty Images

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