Terremoto in Emilia, la giornata
Ci sono 13 morti accertati (ma forse 16 o 17), più di 10 dispersi e migliaia di sfollati per la nuova serie di scosse di oggi in provincia di Modena, la più forte è stata alle 9 del mattino di magnitudo 5.8
Oggi alle 9 del mattino c’è stato un terremoto di magnitudo 5.8 nei pressi di Medolla e Cavezzo, due comuni in provincia di Modena. La scossa, che si è verificata a una profondità di 10 chilometri, è la più intensa registrata dallo scorso 20 maggio, quando un terremoto di magnitudo 5.9 interessò numerosi paesi in una zona compresa tra le province di Ferrara e Modena. La scossa di oggi è stata seguita da un’altra serie di eventi sismici, alcuni particolarmente intensi e di poco superiori a magnitudo 5. I terremoti hanno causato nuovi danni agli edifici, in molti casi rimasti già lesionati dalle scosse dei giorni scorsi.
A causa dei crolli di alcuni capannoni e di parti pericolanti di altri palazzi ci sono 13 morti accertate, ma una stima precisa non è ancora disponibile: in serata si è parlato di sedici o diciassette. Nel pomeriggio, il sottosegretario Antonio Catricalà ha detto in Parlamento che le persone morte sarebbero 15: tre a Mirandola, tre a San Felice sul Panaro, una a Concordia, una a Finale Emilia, una a Cento, una a Novi di Modena, una a Medolla e quattro a Cavezzo. Successivamente a Medolla sono stati trovati i corpi di due dei tre operai dispersi nel crollo di un capannone. Risultano altri dispersi a Mirandola e a Cavezzo.
I feriti, a quanto pare la maggior parte in buone condizioni e con lievi ferite, sono circa 350. La Protezione Civile stima che ci siano circa 8mila nuovi sfollati, che si aggiungono ai seimila del terremoto del 20 maggio. Per loro si sta provvedendo alla costruzione di nuovi campi di accoglienza o alla loro sistemazione negli alberghi della zona. Il numero degli sfollati potrebbe però aumentare perché diversi comuni hanno chiuso i centri storici, nel timore che si possano verificare nuovi crolli. È successo, per esempio, a Concordia sulla Secchia e a Carpi.
Molti comuni hanno deciso la chiusura delle scuole e di altri edifici pubblici per i prossimi giorni. I tecnici dovranno verificare l’entità dei danni subiti dagli edifici e stabilire quali possano essere dichiarati agibili. In alcune città l’anno scolastico potrebbe finire in anticipo.
Il presidente del consiglio, Mario Monti, ha spiegato che domani il Consiglio dei Ministri assumerà nuovi provvedimenti di emergenza per il terremoto in Emilia. Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha visitato alcune delle zone colpite dalle scosse di oggi e ha confermato l’impegno del governo. Per lunedì 4 giugno è prevista, inoltre, una giornata di lutto nazionale per i fatti degli ultimi giorni nella Regione. Le celebrazioni del 2 giugno sono state confermate dal Quirinale.
Qui i principali aggiornamenti della giornata, minuto per minuto