Calcio e scommesse, per punti
Le cose da sapere sugli arresti di ieri e gli sviluppi delle inchieste di Cremona e Bari sulle presunte partite truccate
Ieri 19 persone sono state arrestate su richiesta della procura di Cremona, che indaga su un presunto giro di scommesse e partite di calcio truccate. Tra gli arrestati ci sono calciatori professionisti piuttosto noti: Stefano Mauri, centrocampista della Nazionale e vicecapitano della Lazio; Omar Milanetto, a lungo giocatore del Genoa; Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria. Inoltre, sono stati notificati degli avvisi di garanzia ad Antonio Conte, allenatore della Juventus; Domenico Criscito, terzino dello Zenit San Pietroburgo e della Nazionale; Christian Vieri, ex attaccante di molte grandi squadre e della Nazionale; Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale. Conte è indagato per fatti che riguardano il periodo in cui allenava il Siena, Criscito per quando giocava nel Genoa, Bonucci per quando giocava nel Bari.
L’inchiesta di Cremona è una delle due in corso su calcio e scommesse – l’altra è a Bari, iniziata con atti inviati dalla procura di Cremona – ed è arrivata sui giornali lo scorso giugno con l’arresto, tra gli altri, di Beppe Signori, insieme a diversi altri calciatori ed ex calciatori. È l’inchiesta che ha raccontato il gruppo dei cosiddetti “zingari”, presunta associazione a delinquere dedita a muovere le scommesse – soprattutto all’estero – e condizionare i risultati delle partite contattando i calciatori, promettendo loro parte delle vincite o minacciandoli. La Federcalcio per queste vicende ha già penalizzato di 6 punti l’Atalanta e l’Ascoli, ha squalificato il calciatore Cristiano Doni per tre anni e mezzo e il suo compagno di squadra Manfredini per tre anni. Manfredini è stato poi prosciolto in secondo grado.
L’inchiesta ha avuto una seconda fase lo scorso dicembre, quando 17 persone sono state arrestate, sempre su indicazione della procura di Cremona. Tra le persone arrestate c’erano cinque calciatori, tra cui di nuovo Cristiano Doni e Luigi Sartor. La procura di Cremona ha segnalato una serie di partite dai risultati sospetti, che si aggiungono alle 38 segnalate lo scorso giugno. Tra queste ci sono Brescia-Lecce (2-2), Brescia-Bari (2-0) e Napoli-Sampdoria (4-0), Bari-Sampdoria (0-1), Palermo-Bari (2-1), Lazio-Genoa (4-2) e Lecce-Lazio (2-4) della Serie A 2010-2011.
Domenico Criscito
Criscito è accusato di avere incontrato un pregiudicato bosniaco e due capi ultras del Genoa prima di una partita tra la Lazio e il Genoa. Durante l’incontro sarebbero stati presi accordi per combinarne il risultato.
Stefano Mauri
Il centrocampista della Lazio è accusato, scrive il giudice per le indagini preliminari, di avere manifestato “costante disponibilità” al cosiddetto “gruppo degli zingari”, relativamente ad “alterare in cambio di denaro il naturale risultato di partite della Lazio”. Mauri avrebbe utilizzato anche un telefono criptato per comunicare con Hristjan Ilievski e Almir Gegic, i due presunti capi del gruppo degli “zingari”, e gli inquirenti hanno documentato diversi contatti telefonici tra loro nei giorni immediatamente precedenti e successivi alle presunte partite truccate.
Gli inquirenti si concentrano soprattutto sulla partita tra Lecce e Lazio finita 2-4, durante la quale si sarebbero saldati gli interessi del gruppo degli “zingari” e di un altro gruppo di ungheresi. Il gip scrive che questi “si erano recati in Italia portando in auto 600mila euro destinati alla corruzione dei calciatori. In un primo tempo si era parlato di corruzione dei giocatori del Lecce, ma poi si comprende chiaramente che tutte e due le squadre erano coinvolte, e presumibilmente anche i capi dei club, e cioè i dirigenti”. Il presunto coinvolgimento dei dirigenti delle società viene dato oggi da molti articoli come la probabile prossima fase dell’inchiesta, che finora si è concentrata soprattutto sui calciatori.
Omar Milanetto
Anche a Milanetto, così come a Mauri, è contestato un presunto rapporto costante e diretto con i gruppi che scommettevano sulle partite, che potevano contare sulla sua disponibilità a condizionare i risultati e combinare gli incontri.
Leonardo Bonucci
La posizione di Bonucci è meno chiara. Nella mattinata di ieri il procuratore di Cremona, Di Martino, aveva detto che Criscito era il solo giocatore della Nazionale coinvolto nell’inchiesta. Poche ore dopo però le agenzie di stampa hanno dato notizia che anche Bonucci era indagato a Cremona e che gli atti sarebbero stati trasmessi subito a Bari (Bonucci giocava nel Bari fino a due stagioni fa). A Bonucci però non risulta niente, non gli è stato notificato alcun avviso di garanzia.
Christian Vieri
L’ex attaccante di Juventus, Lazio, Inter, Milan, Atalanta e Fiorentina è indagato in relazione alla partita dell’anno scorso tra Inter e Lecce, finita 1-0. Il gip scrive che alcuni giocatori coinvolti nella combine avevano “appreso dai giocatori, ai quali si era unito Bobo Vieri”, che il Lecce avrebbe perso subendo molti gol dall’Inter ma che “l’Inter non era stata in grado di ottenere il risultato perché dall’altra parte, e cioè dalla parte del Lecce, avevano voluto giocare e solo l’ultimo quarto d’ora si erano messi d’accordo”. La casa di Vieri è stata perquisita.
Antonio Conte
Conte, attuale allenatore della Juventus, è stato accusato da un suo ex giocatore al Siena, Filippo Carobbio. Il 29 febbraio scorso Carobbio avrebbe detto ai magistrati che Conte non solo sapeva che Novara-Siena del 30 aprile 2011 era stata combinata (finì 2-2) e ne parlò nella riunione tecnica con i giocatori prima della partita dicendo di “stare tranquilli” perché era stato raggiunto un accordo, ma che anche il risultato dell’ultima partita di campionato, Albinoleffe-Siena del 29 maggio (finita 1-0), fu deciso in anticipo con la consapevolezza di società, allenatore e giocatori. Diversi giocatori hanno smentito la versione di Carobbio. Le partite del Siena di Conte oggetto dell’inchiesta sono sette, insieme con Conte sono indagati anche il presidente della società, Mezzaroma, e l’ex direttore sportivo Perinetti. La casa di Conte è stata perquisita, ieri Conte si è lamentato di non essere mai stato sentito dagli inquirenti.
Gli altri
Ci sono state perquisizioni anche nelle abitazioni di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo Verona; Andrea Soncin, attaccante dell’Ascoli e indagato per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva; Daniele Corvia, attaccante del Lecce e indagato anche lui. Il gip ha negato una richiesta di arresto nei confronti di Giuseppe Sculli, attaccante del Genoa, anche lui indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Beppe Signori è accusato anche di riciclaggio.
foto: AP Photo/Gregorio Borgia