La giornata dei giornalisti, in Honduras
Le foto della grande manifestazione che si è tenuta ieri a Tegucigalpa per ricordare i giornalisti uccisi dalla criminalità organizzata, 20 negli ultimi tre anni
Ieri a Tegucigalpa, la capitale dell’Honduras, migliaia di persone hanno partecipato alla Giornata dei giornalisti, durante la quale è stata organizzata una marcia per manifestare contro la violenza dilagante nel paese e rivolta soprattutto contro i giornalisti, che da anni lavorano sotto la costante minaccia della criminalità organizzata e che non sono adeguatamente protetti dallo stato e dalla polizia.
Negli ultimi tre anni, scrive la BBC, in Honduras sono stati uccisi 20 giornalisti, e per nessuno di questi omicidi è stato trovato il colpevole o il mandante. L’ultimo è stato il giornalista radiofonico Alfredo Villatoro: fu rapito il 9 maggio scorso mentre si recava a lavoro, negli uffici della radio HRN, una delle più ascoltate dell’Honduras, e ritrovato morto il 17 maggio poco fuori Tegucicalpa. A una settimana dall’omicidio sono state arrestate 5 persone, tra cui un poliziotto.
Il problema della complicità tra poliziotti e criminalità organizzata è uno dei più gravi in Honduras, che è il paese con il più alto tasso di omicidi al mondo. Giovedì il presidente Porfirio Lobo – che ha stretti contatti con i protagonisti del colpo di stato nel paese nel 2009 – ha dichiarato che ripulire la polizia dalle infiltrazioni malavitose è essenziale per cercare di garantire la sicurezza dei cittadini.
foto: ORLANDO SIERRA/AFP/GettyImages