Le foto della raccolta del grano in Israele
E in Cisgiordania, e nella Striscia di Gaza: gli ebrei ultra-ortodossi con i falcetti e i palestinesi con le trebbiatrici
Il 27 maggio gli ebrei festeggeranno lo Shavuot, il giorno in cui Dio consegnò la Torah a Mosé sul Monte Sinai che, come la Pentecoste cristiana, cade cinquanta giorni dopo la Pasqua. Lo Shavuot viene chiamato anche Festa della Mietitura: quel giorno segnava infatti la fine della mietitura del grano e nell’antichità i fedeli andavano in pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme per offrire a Dio i primi frutti del raccolto. In questi giorni molte comunità di ebrei ultra-ortodosse in Israele e negli insediamenti in Cisgiordania sono impegnate nella mietitura del grano, che avviene con falci a mano come prescritto in un comandamento della Bibbia. Il grano verrà conservato e impiegato per impastare il pane azzimo per le celebrazioni della Pasqua del prossimo anno. Anche i contadini palestinesi dei campi vicini e della Striscia di Gaza sono impegnati nella mietitura, che – dove le condizioni economiche lo permettono – realizzano con mezzi più moderni, come le mietitrebbiatrici.