I test contro i “gol fantasma”
Il 2 giugno durante un'amichevole dell'Inghilterra verrà provato un atteso sistema tecnologico per capire quando un pallone è davvero entrato in porta
Una nuova tecnologia per controllare che durante le partite di calcio il pallone abbia effettivamente superato la linea di porta e sia quindi stato segnato un gol – la cosiddetta “tecnologia di porta” – verrà testata per la prima volta in una partita internazionale durante l’amichevole tra Inghilterra e Belgio, il prossimo 2 giugno.
Il sistema, sviluppato in Inghilterra, si chiama Hawk-Eye (“occhio di falco”) e ha come primo obiettivo quello di ridurre gli errori arbitrali e stabilire con certezza se il pallone ha interamente attraversato la linea di porta, la condizione che il regolamento del calcio stabilisce per assegnare un gol. Verrà testato da un organismo indipendente e gli arbitri non avranno accesso ai dati durante la partita. Il primo test del sistema Hawk-Eye dal vivo era stato fatto il 16 maggio scorso durante la finale di un trofeo locale, la Hampshire Senior Cup.
Nella storia del calcio, diverse partite celebri sono state condizionate da decisioni sbagliate degli arbitri sull’assegnazione di un gol, in casi in cui non era chiaro se la palla fosse entrata in porta (i cosiddetti “gol fantasma”). Uno dei più famosi avvenne durante la finale di coppa del mondo del 1966 tra Inghilterra e Germania Ovest, proprio allo stadio di Wembley dove sarà testato il nuovo sistema: allora un tiro di Geoff Hurst venne giudicato in porta. In Italia di recente si è molto discusso del gol segnato – e non assegnato – dal Milan durante una partita di campionato contro la Juventus, che poi ha vinto lo Scudetto.
La FIFA, l’organismo di governo del calcio mondiale, ha assegnato una serie di sperimentazioni sul campo e di test di laboratorio a un ente di ricerca indipendente svizzero, i Laboratori Federali per la Scienza e Tecnologia dei materiali (EMPA). La sperimentazione dei sistemi di controllo della linea di porta era stata approvata lo scorso marzo dall’IFAB (International Football Association Board, l’ente che decide sulle regole del calcio), che aveva dato l’autorizzazione a due sistemi differenti, Hawk-Eye e GoalRef.
I due sistemi si basano su principi leggermente diversi. Hawk-Eye è basato su un sistema di sei telecamere installate su ogni porta, che vengono utilizzate per registrare la posizione del pallone sul campo usando la triangolazione. Se la palla supera la linea di porta, un segnale radio criptato viene inviato a un dispositivo al polso dell’arbitro in meno di un secondo.
GoalRef, invece, usa un microchip inserito nel pallone e un campo magnetico intorno alla porta. Il sistema, sviluppato da un centro di ricerca di Erlangen, in Germania, registra i cambiamenti del campo magnetico intorno alla linea di porta per determinare se il pallone è entrato interamente in rete, anche in questo caso effettuando la rilevazione in meno di un secondo. La partita su cui verrà testato per la prima volta dal vivo GoalRef non è stata ancora decisa, ma è possibile che sia l’amichevole tra Danimarca e Australia a Copenhagen, che si giocherà lo stesso giorno di Inghilterra-Belgio.
All’inizio di luglio, l’IFAB dovrebbe finire la valutazione delle sperimentazioni e concedere la sua autorizzazione a una o entrambe le tecnologie, lasciando poi a ciascun campionato nazionale o competizione la possibilità di scegliere se utilizzarle o meno.
Tecnici dell’EMPA durante i test dell’Hawk-Eye a Southampton, Inghilterra, il 10 maggio 2012.
(foto: Bryn Lennon/Getty Images)