120 studentesse intossicate in Afghanistan
Sono state avvelenate, probabilmente dai talebani, e sono ricoverate in ospedale: nessuna è in gravi condizioni
Mercoledì 23 maggio più di 120 ragazze e tre insegnanti sono state ricoverate in un ospedale a Talokhan, la capitale della provincia di Takhar, che si trova nel nordest dell’Afghanistan. Le ragazze, tra i 15 e 18 anni, sono state intossicate con uno spray nella scuola femminile Bibi Hajera. I colpevoli dell’aggressione non sono stati identificati o arrestati ma tutti danno per certo che si tratti di talebani, che in passato sono già stati responsabili di attacchi contro ragazze e bambine che vanno a scuola.
Al momento 40 ragazze si trovano ancora in ospedale: sono traumatizzate ma le loro condizioni di salute non sono gravi, hanno soprattutto mal di testa, vertigini e vomito. Dei loro campioni di sangue sono stati inviati a Kabul per essere analizzati e individuare così la sostanza usata per intossicare le ragazze. Khalilullah Aseer, portavoce della provincia, ha detto che «il popolo afghano sa che i terroristi e i talebani fanno queste cose per minacciare le ragazze e impedire loro di andare a scuola. Ora in Afghanistan stiamo costruendo la democrazia, vogliamo che le ragazze siano istruite, ma i nemici del governo si oppongono». Lo scorso aprile, sempre nella provincia di Takhar, più di 170 ragazze sono state ricoverate in ospedale dopo aver bevuto a scuola acqua apparentemente avvelenata. All’inizio di maggio 400 ragazzi in una scuola nella provincia di Khost sono stati male dopo aver bevuto acqua da un pozzo che secondo gli ufficiali sanitari era stato probabilmente avvelenato.
(A scuola in Afghanistan, Foto di bambini che fanno la cosa più normale del mondo in un posto in cui non è per niente normale)
Durante la dittatura dei talebani, dal 1996 al 2001, a molte bambine afghane fu impedito di andare a scuola: vennero riammesse soltanto dopo la caduta del regime a seguito dell’invasione americana. Gli abusi contro le donne però sono ancora frequenti e spesso accettati dalle famiglie. Nel gennaio 2011 all’Education World Forum di Londra il ministro dell’istruzione afghano Farooq Wardak assicurò che i talebani avevano rinunciato a opporsi all’istruzione delle bambine, ma questi non hanno mai confermato la decisione e hanno continuato ad aggredire ragazze e bambine durante le lezioni.