Gli scontri di ieri a Patrasso, in Grecia
La crisi stavolta non c'entra: centinaia di persone, tra cui molti nazisti di Alba Dorata, hanno attaccato gli immigrati clandestini della città, assediati in una fabbrica abbandonata
Ieri a Patrasso, in Grecia, ci sono stati scontri tra la polizia e centinaia di persone, soprattutto sostenitori del partito di estrema destra greco Alba Dorata, che alle ultime elezioni ha ottenuto ben 440mila voti (il 7 per cento del totale). La polizia ha fermato complessivamente 25 persone, mentre almeno 11 sono rimaste ferite, tra cui 8 agenti.
Tutto è nato da una manifestazione di centinaia di persone a Patrasso contro gli immigrati clandestini. Almeno trecento di queste, in gran parte sostenitori di Alba Dorata, hanno provato ad attaccare la Peiraiki Patraiki, una fabbrica abbandonata vicino al porto della città, abitata da immigrati clandestini che cercano di imbarcarsi verso l’Italia, secondo le autorità greche. La polizia si è schierata a protezione della fabbrica ed è stata attaccata dagli estremisti con pietre, molotov e bottiglie rotte. Gli agenti per difendersi hanno sparato diversi gas lacrimogeni.
La manifestazione di ieri contro gli immigrati a Patrasso, che poi è degenerata nell’attacco alla fabbrica del porto, è nata dall’uccisione di un trentenne greco, avvenuta lo scorso weekend, per la quale sono stati accusati tre immigrati afghani. Uno di questi è stato arrestato, gli altri due sono ancora latitanti. Pare che l’omicidio sia dovuto alla reazione dei tre dopo essere stati attaccati dal cane del greco ucciso. Sempre ieri sera, tra l’altro, dopo un dibattito in televisione, un deputato di Alba Dorata, Michalis Arvanitis, e un giornalista che ha partecipato al programma, Apostolos Vouldis, sono stati attaccati in strada da un gruppo di persone. Ancora non si sa con certezza chi fossero gli assalitori.