Il lancio di Dragon, infine
La capsula di SpaceX è partita regolarmente questa mattina, potrebbe essere il primo sistema di trasporto privato a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale
Dopo la partenza annullata all’ultimo secondo di sabato scorso, 19 maggio, questa mattina la capsula da trasporto Dragon è regolarmente partita da Cape Canaveral alle 9:44 ora italiana (le 3:44 in Florida). La missione è di tipo dimostrativo ed è stata organizzata dalla società privata Space Exploration Technologies (SpaceX), che ha un contratto con la NASA per gestire il trasporto di materiale verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In seguito alla dismissione degli Space Shuttle lo scorso anno, al momento gli unici mezzi in grado di raggiungere la ISS sono le russe Soyuz. Il nuovo sistema, se si dimostrerà efficiente e sicuro, potrà essere utilizzato come mezzo di trasporto alternativo, in futuro anche per gli astronauti.
È la prima volta nella storia che una società privata gestisce il lancio di una propria capsula verso la Stazione Spaziale Internazionale. Dragon ha raggiunto l’orbita grazie alla spinta di un missile Falcon 9. Nel dicembre del 2010 SpaceX aveva dimostrato con una simulazione di essere in grado di lanciare, mettere in orbita e recuperare la propria capsula. L’attuale missione serve anche per verificare la capacità della capsula di raggiungere la ISS e di essere agganciata alla stessa.
A dieci minuti dal lancio, Dragon ha aperto i propri pannelli solari e ha avviato le manovre per mettersi nella giusta direzione verso la Stazione Spaziale Internazionale. Ogni manovra fa parte di una specifica serie di test, che servono per verificare il funzionamento delle strumentazioni della capsula e controllare che sia sicura. SpaceX sperimenterà anche la capacità di Dragon di abortire la missione, particolare fondamentale per essere sicuri che in caso di emergenza la capsula si possa allontanare rapidamente dalla ISS senza provocare danni.
Nel corso del suo terzo giorno di volo, Dragon si collocherà al di sotto della ISS a una distanza di circa 2,5 chilometri. Si “aggancerà” poi ai segnali radio della Stazione e gli astronauti sulla ISS verificheranno la possibilità di poter impartire alcuni comandi alla capsula. Il giorno successivo, dopo una serie di altre manovre e se i test dei giorni precedenti saranno andati a buon fine, Dragon si avvicinerà ancora alla Stazione e quando sarà ad alcun decine di metri dalla base spaziale, l’equipaggio a bordo attiverà il braccio robotico della ISS per agganciare la capsula che potrà così attraccare al nodo Harmony della Stazione.
Terminati altri controlli di sicurezza, l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale potrà procedere allo svuotamento del carico di Dragon. Per questa prima missione ancora sperimentale, la capsula trasporta circa 460 chilogrammi di materiale e sarà riempita con 620 chilogrammi di altro materiale, che sarà ritrasportato sulla Terra. Poiché non è certa la riuscita della missione sperimentale, il carico di Dragon è costituito da materiali non essenziali per l’equipaggio sulla ISS. La capsula sarà poi scollegata da Harmony, probabilmente dopo sei giorni, e inizierà il proprio rientro sulla Terra.