In Serbia ha vinto Tomislav Nikolić
È l'ex vicepremier di Slobodan Milošević, ha sconfitto sorprendentemente Boris Tadić al ballottaggio ed è il nuovo presidente serbo
Tomislav Nikolić ha vinto, a meno di clamorose sorprese, le elezioni presidenziali in Serbia. Lo spoglio delle schede del ballottaggio è ancora in corso ma con il 70 per cento dei voti scrutinati, Nikolić è in vantaggio con il 49,4 per cento dei voti, contro il 47,4 per cento di Tadić, che ha già riconosciuto la sconfitta. I sondaggi prima del voto davano Tadić ampiamente favorito al ballottaggio, anche con il 58 per cento delle intenzioni di voto. L’affluenza è stata di poco inferiore al 45 per cento e questo, secondo diversi analisti serbi, avrebbe causato la sconfitta inaspettata di Tadić, che aveva indetto a inizio anno elezioni anticipate proprio per assicurarsi un terzo mandato presidenziale.
Nikolić, che contro Tadić aveva già perso due ballottaggi presidenziali (nel 2004 e nel 2008), viene spesso definito un nazionalista. Prima di entrare in politica lavorava in un cimitero ed è famoso per le sue lunghe passeggiate nei boschi serbi e perché produce in casa lo slivovitz, un’acquavite molto famosa nei paesi slavi (ma anche nel nordest dell’Italia) che si ricava dalle prugne. In passato è stato vicepremier del governo dell’ex presidente Slobodan Milošević, processato all’Aja per crimini contro l’umanità nella guerra dell’ex Jugoslavia, e ha spesso criticato l’Occidente e l’Europa.
Negli anni, tuttavia, le sue posizioni si sono ammorbidite parecchio, soprattutto dopo la creazione del suo nuovo Partito Progressista nel 2008, tanto che Nikolić ha più volte ripetuto che durante la sua presidenza la Serbia “non abbandonerà il cammino verso l’Unione Europea” intrapreso da Tadić, anche se ha tenuto a precisare che questo non dovrà avvenire “a ogni costo”. Nikolić, inoltre, ha detto che con lui la Serbia si riavvicinerà decisamente anche alla Russia. La sua elezione renderà probabilmente più aspro il conflitto tra la Serbia e la provincia autonomista del Kosovo, che già con Tadić era stato piuttosto teso, anche negli ultimi tempi. La Serbia, inoltre, si trova in una grave situazione economica: il tasso di disoccupazione è al 25 per cento, l’inflazione è all’11 e la corruzione, soprattutto in politica, è molto diffusa.
nella foto, Tomislav Nikolić con la moglie Dragica (AP/Marko Drobnjakovic)