Brindisi, a che punto siamo
Circolano da ieri alcuni fotogrammi del video che mostrerebbe il presunto attentatore, intanto oggi si terranno i funerali di Melissa Bassi
11.30 – I siti Internet Affaritaliani e Senzacolonne hanno diffuso qualche dettaglio in più sulle indagini fin qui, compreso un nome, da prendere con molte molle.
E’ un disabile tra i 50 e i 60 anni. E’ zoppo e ha problemi alla mano destra. E’ lui, come rivela lo scoop del quotidiano brindisino Senzacolonne, l’uomo ricercato dagli inquirenti. Sarebbe l’attentatore. Intanto da varie ore è sotto torchio Raffaele Niccoli, il presunto complice. Il fermato ha 63 anni, è di Brindisi. Protagonista di misteriosi viaggi in India e di contatti con l’Est europeo. Anni fa aveva messo su un’agenzia specializzata in scambi culturali e commerciali con l’Albania. Ma a premere il telecomando che ha azionato l’ordigno è stato l’uomo che è ancora ricercato. Il suo volto in un video: non si sarebbe accorto di essere ripreso. L’ipotesi: è un ex sottoufficiale.
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Circolano da ieri alcuni fotogrammi del video che mostrerebbe il presunto attentatore di Brindisi: l’uomo che ha posizionato la bomba rudimentale che ha ucciso una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, davanti all’ingresso principale di un istituto professionale di Brindisi, in Puglia. Altre cinque alunne della scuola sono rimaste ferite, con ustioni anche molto gravi e lesioni causate dalle schegge di metallo prodotte dall’esplosione. Altre cinque persone sono state medicate e poi dimesse.
Il video in mano agli inquirenti mostra una persona in giacca scura e, stando a quanto raccontato oggi da Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera, si sta cercando di capire se ha lasciato impronte digitali “dietro il chioschetto cui si era riparato, sabato mattina alle 7.40, mentre la bomba esplodeva”. L’articolo di Caccia cita le parole del procuratore Dinapoli, secondo cui l’attentatore «conosceva bene il territorio, la scuola e gli orari». Ieri Di Napoli aveva detto che «di sicuro chi ha agito è un esperto di elettronica», vista la realizzazione della bomba. E aveva detto che l’ipotesi più probabile è che si tratti di “un gesto isolato”, considerando per il momento “improbabile” la pista mafiosa.
Sempre sul Corriere della Sera, Giovanni Bianconi racconta che una testimone ha visto l’uomo la notte prima – “distinto, 50 anni, non alto” – “era vestito di scuro, con un cappellino in testa a proteggergli il volto e abbastanza agile da spostare un cassonetto per la raccolta differenziata dei rifiuti con almeno 45 chili di bombole del gas”.
La mattina dopo — meno di sei ore più tardi — indossava una giacca scura e un paio di pantaloni chiari, scarpe sportive da vela tipo Hogan, l’aria distinta di un signore di mezza età, un po’ stempiato e coi capelli scuri; è l’immagine ripresa dalla telecamera del chiosco per la vendita di bibite, a quell’ora ancora chiuso, dietro il quale s’era appostato per azionare il radiocomando che ha provocato l’esplosione assassina.
Non è ancora chiaro, comunque, se l’attentatore sia stato uno solo o avesse un complice. Oggi intanto si terranno a Mesagne, alle 16.30, i funerali di Melissa Bassi. La più grave tra le ragazze ferite, Veronica Capodieci, è in condizioni stazionarie ma ha ripreso conoscenza.