La bomba a Brindisi
Le foto e il racconto della giornata: un'esplosione davanti a un istituto professionale ha ucciso una ragazza e ne ha ferite cinque
18.55 – Sono in corso in tutta Italia le manifestazioni di commemorazione e di solidarietà per l’attentato di questa mattina. A Brindisi stanno partecipando alla manifestazione gli alunni della scuola, che sono sul palco con alcuni striscioni, il sindaco Mimmo Consales, il presidente della Provincia, il governatore della regione Puglia Nichi Vendola e diverse importanti personalità nazionali: il segretario della UIL Angeletti, della CGIL Susanna Camusso, il vicepresidente della Camera Buttiglione e il ministro Francesco Profumo, che ha tenuto un breve discorso. Il discorso dell’arcivescovo di Brindisi Rocco Talucci è stato interrotto brevemente da alcuni fischi dei partecipanti alla manifestazione.
A Camp David, dove è in corso il vertice internazionale del G8, il presidente del Consiglio Mario Monti ha nominato gli avvenimenti di questa mattina, condannando l’attentato e richiamando all’unità nazionale.
17.47 – Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, che questa mattina ha visitato il luogo dell’attentato, ha pubblicato sul sito del ministero una lettera indirizzata “alle studentesse e agli studenti della scuola italiana”.
Punto della situazione, 17.00. Questa mattina, intorno alle 7.45, è esplosa una bomba vicino all’ingresso principale di un istituto professionale di Brindisi, in Puglia. Una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, è morta, mentre altre cinque alunne della scuola sono rimaste ferite, con ustioni anche molto gravi e lesioni causate dalle schegge di metallo prodotte dall’esplosione: per quattro di loro la prognosi è riservata. Altre cinque persone sono state medicate e poi dimesse.
La bomba è esplosa vicino all’IPSSS “Morvillo Falcone”, dedicato alla moglie del magistrato Giovanni Falcone morta con lui nella strage di Capaci. Era formata da tre bombole del gas, anche se non è chiaro il meccanismo di innesco. Dopo diverse dichiarazioni che avevano sottolineato la possibilità di un attentato compiuto dalla criminalità organizzata pugliese, nel corso del pomeriggio questa ipotesi ha ricevuto diverse smentite, anche da parte dei suoi iniziali sostenitori (come il sindaco di Brindisi). Sulle cause dell’attentato non c’è attualmente alcuna ipotesi circostanziata né si hanno notizia di sospetti.
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16.17 – Nel corso del pomeriggio la possibilità che l’attentato sia stato organizzato dalla mafia locale sembra perdere di forza: i ministri Severino e Cancellieri erano già stati molto cauti sul tema, il sindaco Consales ha cambiato idea rispetto alle sue prime dichiarazioni di questa mattina e alcune persone come l’europarlamentare del PD Pino Arlacchi, esperto di criminalità, si sono dimostrate molto scettiche sul tema. Anche il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, ha detto in una dichiarazione riportata dalle agenzie di stampa che “potrebbe non trattarsi di mafia”.
15.39 – Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri è in viaggio verso Brindisi. Questa mattina si era detto che il ministro si sarebbe recata a Brindisi solo lunedì.
15.24 – Per quanto riguarda i feriti nell’attentato, pochi minuti fa l’ospedale Perrino e la ASL di Brindisi hanno comunicato che cinque ragazze, tutte alunne dell’istituto, sono ancora ricoverate. Una di queste è in prognosi riservata e ricoverata in rianimazione, dopo essere stata operata al torace. Altre due ragazze sono ricoverate al Centro Grandi Ustioni e sono ugualmente in prognosi riservata: una di queste ha ustioni sul 40 per cento circa del corpo. Altre due ragazze sono ricoverate nel reparto di Chirurgia plastica, mentre cinque persone, che oltre a studenti comprendono alcuni passanti, sono stati dimessi. Nell’attentato è morta una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi.
15.15 – Il sindaco di Brindisi Consales, intervistato a SkyTg24, sembra aver cambiato parzialmente opinione rispetto alle prime dichiarazioni, in cui si era detto estremamente convinto del fatto che l’attentato fosse stato organizzato dalla mafia locale: “le modalità di esecuzione di questo attentato non hanno nulla a che fare con la criminalità organizzata”. Consales ha aggiunto che tutte le possibilità sono ancora plausibili, dal gesto isolato alla “pista anarchica”.
15.12 – Il ministro per i beni culturali Lorenzo Ornaghi ha sospeso l’iniziativa nazionale “Notte dei Musei”.
14.56 – La giunta comunale di Brindisi si riunirà oggi pomeriggio alle 16 per deliberare sulla proclamazione del lutto cittadino, che sarà probabilmente lunedì prossimo.
14.47 – Nel palazzo della prefettura di Brindisi è in corso una riunione per fare il punto sulle indagini e coordinare le attività investigative. Partecipano il prefetto, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, e il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso.
Punto della situazione, 14.20. Questa mattina, intorno alle 7.45, è esplosa una bomba vicino all’ingresso principale di un istituto professionale di Brindisi, in Puglia. Una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, è morta, mentre altre 7 persone sono rimaste ferite. La bomba è esplosa vicino all’IPSSS “Morvillo Falcone”, dedicato alla moglie del magistrato Giovanni Falcone morta con lui nella strage di Capaci. Era formata da tre bombole del gas, anche se non è chiaro il meccanismo di innesco.
Diversi personaggi politici, in primo luogo il sindaco della città Mimmo Consales (eletto l’8 maggio scorso), hanno detto nel corso della mattina di credere che la responsabilità dell’attentato sia della criminalità organizzata, sottolineando a chi fosse dedicata la scuola, la prossima ricorrenza del 20esimo anniversario della strage di Capaci (23 maggio) e una serie di episodi criminali accaduti di recente nel brindisino.
13.56 – L’ANSA, citando “fonti investigative”, dice che “i resti di un timer (e non di un telecomando) sono stati trovati dagli investigatori nei pressi della scuola”.
13.48 – Il ministro Cancellieri riferirà in Senato il 22 maggio sull’attentato a Brindisi. Parlando al Tg2, il ministro ha ribadito quanto aveva dichiarato in mattinata:
«Qualsiasi pista è buona: per ora non nessuna certezza su nessun canale. Qualunque dichiarazione sarebbe al momento non suffragata da elementi certi: preferisco attendere per poter parlare con certezza. Siamo ancora ai diversi filoni di indagine. È un fatto di tale gravità su cui è difficile fare commenti che non siano quelli di un assoluto dolore»
13.41 – In tutta Italia è in programma per oggi una serie di manifestazioni di solidarietà. A Brindisi alle 18 in piazza Vittoria, con la Carovana antimafia, don Luigi Ciotti e le autorità locali. A Roma il Comune ha deciso la sospensione di tutte le manifestazioni in programma per oggi, un presidio è stato organizzato per le 18:30 in piazza del Pantheon. A Milano alle 17 in piazza San Fedele, col sindaco Pisapia, la giunta e il consiglio comunale. A Ferrara sit in piazza Trento e Trieste alle 18. A Rimini alle 17 in piazza Cavour. A Pavia alle 17:30 in piazza della Vittoria. A Verona alle 18 in piazza dei Signori. A Napoli presidio a Piazza Municipio alle 18:30.
13.12 – Cominciano ad arrivare sulle agenzie fotografiche le prime foto dell’area colpita e dell’istituto IPSSS “Morvillo Falcone” di Brindisi, per farsi un’idea di dove si è svolto l’attentato.
12.59 – Durante la diretta di RAI Radio 1 (che si è appena conclusa) è stata intervistata una responsabile dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, dove sono ricoverati i feriti. La responsabile ha detto che la ragazza ferita, data per morta per circa un’ora questa mattina, è grave ma stabile, e che è appena finito l’intervento di chirurgia plastica per la ricostruzione del torace.
12.43 – Un articolo su Linkiesta ricostruisce la situazione della criminalità organizzata nel brindisino e gli sviluppi delle ultime settimane.
Negli ultimi mesi [la Sacra Corona Unita] ha messo a ferro e fuoco soprattutto la città Mesagne, a dieci chilometri dal capoluogo di provincia, territorio storico della mafia pugliese. La Dda di Lecce ha parlato negli ultimi giorni di una vera e propria escalation della criminalità. A Mesagne, secondo le indagini coordinate dal pubblico ministero Alberto Santacatterina, ci sarebbe proprio la Scu dietro l’attentato esplosivo del 5 maggio scorso all’auto del presidente dell’antiracket cittadina, Fabio Marini, da anni in lotta serrata contro il pizzo in città e che proprio quella sera aveva partecipato alla chiusura della campagna elettorale per le amministrative a Brindisi. (continua)
12.25 – Un medico dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, dove sono ricoverati i feriti, ha detto ai mezzi di comunicazione che la seconda ragazza data per morta un’ora fa è in pericolo di vita, ma ancora viva. Gli altri feriti sono fuori pericolo, ricoverati nel reparto ustionati o in quello di chirurgia plastica.
12.15 – L’ANSA riporta che la bomba era formata non da due bombole di gas, ma da tre. I rilievi della polizia scientifica e i vigili del fuoco stanno ancora lavorando nell’area dell’esplosione, che è stata transennata per diverse decine di metri.
11.57 – BrindisiReport.it ha pubblicato su YouTube due video girati da residenti della zona pochi minuti dopo l’attentato.
11.51 – Il ministro dell’Interno ha detto in chiusura che in base alle informazioni in suo possesso ci sono sei feriti non gravi. Sulla morte della seconda ragazza, Cancellieri ha risposto a una domanda dell’intervistatrice che “purtroppo sapevamo che le sue condizioni erano molto gravi”. Il GR1 però ha detto pochi minuti fa, citando fonti nell’ospedale, che la seconda ragazza non è morta ma ancora in gravissime condizioni.
11.49 – “Quando si fanno dichiarazioni su questi temi, bisogna avere certezze che per ora non abbiamo.”
11.48 – “Non abbiamo elementi per poter dire con certezza che c’entra la mafia, anche perché il tipo di attentato non è consueto. Stiamo lavorando per poter dire qualcosa con certezza.”
11.47 – “Le fonti sono tante, nessuna può darci certezza. È un fatto complesso e anomalo che desta molta preoccupazione, oltre che dolore e amarezza. Un fatto di una crudeltà senza precedenti. Stiamo lavorando, saprete di più quando avremo individuato uno o due filoni di indagine.”
11.46 – Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri è in diretta telefonica su Sky Tg24.
11.32 – Gran parte delle ragazze ferite nell’attentato erano del paese di Mesagne, dato che era appena arrivato il pullman che portava gli studenti a Brindisi dal paese, che si trova a una quindicina di chilometri.
11.25 – La Gazzetta del Mezzogiorno dice che la ragazza ferita molto gravemente nell’attentato e operata d’urgenza è morta. Secondo il primo bilancio ufficiale, altre sette persone, quasi tutte alunne dell’istituto, sono ferite.
11.17 – Anche il senatore Nicola Latorre, del Partito Democratico, ha detto intervistato da Sky Tg24 che propende per un attentato della criminalità organizzata. Non bisogna dimenticare, però, che diverse cose restano poco chiare, e in particolare l’obbiettivo, una scuola di periferia che nella sua storia non aveva nessun episodio di violenza significativo.
11.11 – Negli ultimi mesi ci sono state diverse operazioni delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata pugliese, che si chiama Sacra Corona Unita. La Sacra Corona Unita, spesso abbreviata in SCU, ha la particolarità di essere nata in tempi relativamente recenti, probabilmente intorno al 1980, ed è sempre stata molto forte a Brindisi e a Mesagne. A partire dalla seconda metà degli anni Novanta, sono stati arrestati molti suoi esponenti e l’organizzazione è stata fortemente indebolita.
10.56 – Secondo l’agenzia di stampa AdnKronos, che attribuisce la notizia a “fonti qualificate”, i responsabili delle indagini pensano a un’organizzazione ed esecuzione dell’attentato nell’ambito della criminalità organizzata (il 9 maggio un’operazione di polizia aveva arrestato 16 persone). SkyTg24 riporta che sarebbero già in corso perquisizioni nelle case di alcuni pregiudicati.
10.50 – La ragazza morta nell’attentato si chiamava Melissa Bassi, aveva 16 anni ed era di Mesagne, un paese di circa 27 mila abitanti a una quindicina di chilometri da Brindisi.
10.29 – Il sindaco Consales ha detto all’ANSA che nella vicenda dell’esplosione vede “troppe coincidenze”. Mimmo Consales, prima di candidarsi a sindaco, era un importante giornalista di Telenorba, emittente locale pugliese tra le più grandi d’Italia.
10.26 – È finita l’operazione chirurgica della ragazza gravemente ferita. La ragazza rimane in pericolo di vita.
10.16 – Circolano versioni discordanti sulla posizione della bomba, formata a quanto pare da due bombole del gas unite insieme: secondo notizie più recenti, le bombole non sarebbero state all’interno di un cassonetto, ma su uno dei muretti di cinta della scuola. A Brindisi intanto è arrivato il procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, Cataldo Motta, mentre anche il governatore della Puglia Nichi Vendola sta arrivando da Bari. Lunedì prossimo sarà a Brindisi anche il ministro dell’Interno Cancellieri.
10.12 – Lo scorso 8 maggio a Brindisi c’erano state le elezioni amministrative per eleggere il sindaco e il consiglio comunale: Cosimo Consales era stato eletto al primo turno con il 53 per cento delle preferenze. La giunta precedente era di centrodestra.
10.06 – Secondo quanto dice SkyTg24 riportando fonti delle agenzie di stampa, la bomba sarebbe stata formata da due bombole del gas unite insieme, anche se le forze dell’ordine non hanno chiarito il meccanismo di innesco. Fin dai primi minuti si era parlato di almeno due esplosioni sentite nei pressi della scuola.
10.01 – Pochi giorni fa, l’8 maggio, una delegazione di parlamentari di Brindisi guidata da Luigi Vitali e Michele Saccomanno aveva incontrato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri per parlare di una serie di atti criminali recenti nella provincia, in particolare l’incendio dell’auto del presidente dell’associazione antiracket di Mesagne, un paese vicino a Brindisi. Il giorno successivo erano state arrestate 16 persone – in un’operazione denominata “Die Hard” – con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
9.52 – Il sindaco Consales, durante un’intervista a TgNorba24, ha alluso al fatto che domani passerà per il territorio di Brindisi la Carovana antimafia, una manifestazione itinerante organizzata dall’associazione Libera contro le mafie. Consales ha anche ricordato che il prossimo 23 maggio ricorrerà l’anniversario (il ventesimo) della morte di Giovanni Falcone, della moglie (a cui era dedicata la scuola) e della scorta nella strage di Capaci presso Palermo. Le parole del sindaco sono state testualmente “La prima considerazione è che ci troviamo di fronte a un attacco della criminalità organizzata senza precedenti.”
9.46 – La studentessa morta, dice SkyTg24, aveva 16 anni. Un’altra studentessa sta venendo operata d’urgenza. Altri cinque studenti sono rimasti feriti. I testimoni dicono che la bomba o le bombe erano in un cassonetto della raccolta differenziata della carta.
9.41 – Il sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, 53 anni, ha parlato esplicitamente di “un attacco della criminalità organizzata”. La scuola è intitolata a Francesca Laura Morvillo Falcone, magistrato, moglie di Giovanni Falcone e morta nella strage di Capaci.
9.38 – La diretta TV in streaming di TgNorba24.
9.33 – I feriti sono ricoverati nell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi. Secondo quanto dice Sky News, la bomba o le bombe erano all’interno di un cassonetto per la raccolta differenziata di rifiuti che solitamente non si trovava proprio davanti alla scuola, ma leggermente più distante.
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Questa mattina, poco prima delle otto, c’è stata un’esplosione – “un ordigno” secondo alcune fonti, “due esplosioni” secondo altri – vicino all’istituto professionale per i servizi sociali “Morvillo Falcone” di Brindisi, in Puglia. L’istituto si trova di fronte al tribunale ed è un professionale per la moda e il turismo, frequentato soprattutto da ragazze.
Sette studenti sarebbero rimasti feriti, di cui due in modo grave. Una studentessa è morta, come ha confermato il responsabile della Protezione Civile, l’assessore regionale Fabiano Amati, 42 anni.
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Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la bomba era posizionata in un cassonetto della raccolta differenziata, mentre Repubblica parla di almeno due bombe in due zaini posti dietro un cartellone pubblicitario vicino all’entrata della scuola, che esplodendo avrebbero investito gli alunni che stavano andando a scuola.